Vicini di casa, al Teatro Manzoni segreti, desideri e tabù in una commedia travolgente e pungente

Quattro attori irresistibili scardinano ogni ipocrisia in una brillante commedia sul sesso, l’amore e l’intimità di coppia.
Al Teatro Manzoni di Milano, dal 6 al 18 maggio, va in scena una delle commedie più frizzanti e spiazzanti della stagione: Vicini di casa, tratto dalla pièce Sentimental del catalano Cesc Gay. La traduzione e l’adattamento di Pino Tierno, con la regia attenta e misurata di Antonio Zavatteri, danno vita a un racconto tagliente e attuale che indaga con ironia – ma anche un certo grado di crudeltà – la complessità dei rapporti di coppia.
Protagonisti assoluti quattro volti noti e amatissimi del teatro e del cinema italiano: Amanda Sandrelli, Gigio Alberti, Alessandra Acciai e Alberto Giusta. Insieme formano un quartetto affiatato che conquista con tempi comici perfetti, sfumature emozionali delicate e una sintonia scenica che rende ogni dialogo una miccia pronta a esplodere. Le risate sono garantite, ma sotto la superficie brillante si nasconde una riflessione profonda sulla libertà, la frustrazione e l’erotismo, temi spesso taciuti o tenuti a bada dalla quotidianità.
Anna e Giulio, una coppia ormai logorata dalla routine, vivono tra compromessi e silenzi. Il sogno di un altro figlio, la frustrazione professionale, i piccoli rancori mai risolti: tutto galleggia in equilibrio precario finché, in una sera qualunque, vengono a cena Laura e Toni, i nuovi vicini. Un invito innocente si trasforma presto in una serata di confessioni inaspettate, tra un calice di vino e una fetta di prosciutto iberico.
La verità oltre la porta accanto
Laura e Toni, all’apparenza disinvolti e moderni, fanno dell’intimità la loro cifra quotidiana, e portano in scena un erotismo rumoroso che Anna e Giulio osservano con sospetto e, forse, un po’ di invidia. L’incontro fra le due coppie diventa un duello verbale e psicologico che scoperchia le ipocrisie di ciascuno. Il salotto borghese si trasforma in un ring dove si combatte a colpi di fantasie nascoste e desideri mai confessati.
Il testo, pur nella sua leggerezza, non risparmia nulla: mette in crisi il mito della coppia felice e accompagna lo spettatore in un gioco continuo di specchi, tra chi siamo e chi vorremmo essere. Le dinamiche tra i personaggi esplodono in una drammaturgia serrata che non concede tregua, restituendo al pubblico il piacere di una scrittura teatrale ben costruita e graffiante.

Una domanda che lascia il segno
L’abilità del cast e l’intelligenza della regia fanno di Vicini di casa una commedia che diverte e stimola, capace di tenere insieme risate e introspezione, leggerezza e profondità. Tra tensioni erotiche, battute taglienti e fragilità umanissime, il pubblico è chiamato a ridere di sé, a interrogarsi sulle proprie abitudini e, soprattutto, a riflettere su una domanda che incombe su tutta la pièce: stiamo davvero vivendo la vita (e l’amore) che desideriamo?
Un’opera che, con disinvoltura e talento, scardina i cliché e restituisce centralità alla verità del desiderio, in tutte le sue forme. Al Teatro Manzoni fino al 18 maggio: un appuntamento da non perdere per chi ama il teatro che fa pensare ridendo.