Calcoli. L’arte dell’inganno, tra politica, desideri proibiti e misteri scomodi: una commedia-thriller irresistibile | Al Teatro Martinitt

Una commedia-thriller irresistibile con Blas Roca Rey al Teatro Martinitt dal 10 al 20 aprile
Un sottosegretario, una showgirl, uno chalet in montagna e… un imprevisto che cambia tutto. È questo lo scenario esplosivo di “Calcoli. L’arte dell’inganno”, la nuova commedia firmata da Gianni Clementi e prodotta da La Contrada – Teatro Stabile di Trieste, che approda a Milano al Teatro Martinitt dal 10 al 20 aprile. Un cast affiatato e una regia tagliente danno vita a uno spettacolo che mescola ironia, colpi di scena e riflessioni pungenti sulla natura umana e sulla società.
Scritta con il consueto stile graffiante di Clementi, la pièce porta in scena tre figure emblematiche dei nostri tempi: il politico ambizioso, la soubrette desiderosa di visibilità e il fido portaborse. Il tutto ambientato in un rifugio alpino che diventa presto una prigione di segreti e sospetti. Ma l’ingresso di un quarto, enigmatico personaggio rompe l’equilibrio e innesca una spirale di tensione in cui l’apparenza cede il passo alla verità più cruda. E lo spettatore, complice e voyeur, viene trascinato in un crescendo che si muove tra commedia e thriller, in bilico tra risa e inquietudine.
Un testo che colpisce per la sua capacità di far ridere e riflettere al tempo stesso, svelando i meccanismi dell’ipocrisia e dei compromessi che spesso regolano le nostre vite. Clementi, autore fra i più apprezzati del teatro italiano contemporaneo, ha costruito un’opera capace di intrattenere con intelligenza, mantenendo sempre alta la tensione narrativa e sfruttando al meglio la coralità del cast.
Gianni Clementi e Blas Roca Rey, una coppia artistica d’eccezione
Il testo porta la firma di Gianni Clementi, autore noto per la sua ironia tagliente e per la capacità di raccontare l’Italia attraverso le sue contraddizioni. Dai successi teatrali alle collaborazioni con interpreti del calibro di Gigi Proietti e Giuliana De Sio, Clementi ha conquistato pubblico e critica con una scrittura che non fa sconti e che si insinua nelle fragilità dell’animo umano.
La regia è affidata a Blas Roca Rey, artista poliedrico con una lunga carriera tra teatro, cinema e televisione. In questa occasione, oltre a firmare l’allestimento scenico, Roca Rey interpreta anche il ruolo principale, guidando un cast compatto e ben assortito composto da Andrea Lolli, Pietro Bontempo e Monica Rogledi. Una squadra che sa valorizzare ogni sfumatura del testo, alternando con maestria momenti di puro divertimento ad altri più intensi e drammatici.

Una messa in scena tra satira e suspense
L’ambientazione è semplice ma funzionale: uno chalet isolato, simbolo di fuga e desiderio, si trasforma in un luogo di rivelazioni inaspettate. La regia gioca con il ritmo, accentuando l’effetto claustrofobico e sfruttando la dinamica tra i personaggi per costruire un crescendo carico di tensione. L’ironia è sempre presente, ma lascia spazio anche alla critica sociale e alla riflessione sul potere, il tradimento e la maschera che spesso indossiamo per convenienza.
“Calcoli. L’arte dell’inganno” è molto più di una semplice commedia: è un gioco di specchi in cui ci si riconosce, ci si interroga e si ride amaramente delle nostre debolezze. Un invito a guardare oltre le apparenze, mentre il sipario si alza su una verità che nessuno vuole davvero vedere. Al Teatro Martinitt di Milano, dal 10 al 20 aprile, va in scena una delle commedie più intriganti e intelligenti della stagione. Da non perdere.