La mummia torna dall’oblio: Jack Reynor sarà il volto dell’attesissimo reboot della saga cult

Dopo il flop del Dark Universe, Hollywood rispolvera un classico con un protagonista a sorpresa e nuova visione
La maledizione della mummia non ha mai smesso di affascinare Hollywood. E ora, dopo anni di silenzio e qualche tentativo andato a vuoto, il leggendario mostro del cinema sta per risorgere dalle sabbie del tempo con un nuovo volto e un nuovo stile. A guidare questa rinascita sarà Jack Reynor, attore noto per ruoli intensi e versatili, che vestirà i panni del protagonista in un reboot che promette di riportare la saga nel cuore degli appassionati, ma con un’identità completamente diversa dal passato.
Universal Pictures ha infatti deciso di allontanarsi dalle ambizioni fallimentari del cosiddetto “Dark Universe” inaugurato (e affossato) nel 2017 dal film con Tom Cruise. Questa volta, però, si cambia registro: la nuova Mummia non sarà un blockbuster fracassone, ma un horror intimo, teso e radicato in un’atmosfera inquietante e misteriosa. La scelta di Reynor per il ruolo principale conferma il cambio di rotta: meno muscoli, più tensione narrativa e un protagonista più umano, vulnerabile, e per questo ancora più interessante.
Il progetto è affidato alla regia di David F. Sandberg, autore di horror di successo come Lights Out e Annabelle: Creation, che torna a lavorare con Universal per dare nuova linfa a un’icona del genere. Il reboot punterà più sulle atmosfere che sull’azione, cercando di restituire alla figura della mummia quel senso di paura primordiale, ancestrale, che l’ha sempre contraddistinta nel grande cinema dei mostri. Il pubblico si troverà quindi davanti a un film che unisce il gusto per il brivido all’indagine psicologica, con una narrazione che affonda nel mito ma guarda all’attualità.
Un’icona che non muore mai
Il personaggio della mummia è stato riproposto numerose volte nella storia del cinema, ma raramente con coerenza e successo. Dalle versioni classiche in bianco e nero agli action anni 2000 con Brendan Fraser, il mito si è trasformato in mille forme, a volte dimenticando la sua essenza horror. Questa nuova versione vuole riportare al centro la paura dell’ignoto, della maledizione eterna, dell’archeologia che diventa portale verso l’aldilà.
Jack Reynor, con la sua presenza scenica intensa ma mai caricaturale, sembra perfetto per incarnare un eroe riluttante, immerso in un mondo dove il confine tra realtà e leggenda si fa sempre più sottile. Il suo personaggio sarà un giovane studioso che si imbatte in un segreto sepolto da secoli e che, nel tentativo di riportare alla luce la verità, scatenerà una forza che sfida la morte stessa.

L’horror riscopre la sua anima egizia
Sandberg ha dichiarato che il film sarà ambientato tra l’Egitto contemporaneo e l’Europa, con atmosfere gotiche e un tono visivo ispirato ai grandi classici di Boris Karloff e Hammer Film. Non mancheranno gli elementi mitologici, ma saranno trattati con maggiore rigore e meno spettacolarizzazione. Il regista vuole creare un’opera che parli di ossessione, perdita, vendetta, e di come la storia – personale e collettiva – possa tornare a perseguitarci.
L’uso degli effetti speciali sarà dosato, privilegiando l’artigianalità e il trucco prostetico per rendere la creatura più “tangibile” e inquietante. Anche la colonna sonora, affidata a un compositore d’eccezione (il cui nome non è ancora stato rivelato), avrà il compito di evocare un’atmosfera carica di tensione e malinconia, lontana anni luce dalle fanfare epiche del passato recente. La nuova Mummia arriverà nelle sale nel 2026, ma l’attesa è già palpabile. Il pubblico potrà finalmente confrontarsi con una rivisitazione che osa guardare al passato per raccontare il presente, mescolando brivido, storia e tragedia. Jack Reynor promette una performance sorprendente e coinvolgente. E se il film manterrà le promesse, questa volta la Mummia non verrà sepolta dai suoi stessi cliché. Ma tornerà a terrorizzare come non accadeva da anni.