Gomorra: Le origini, il prequel che svela il passato oscuro di Pietro Savastano arriva su Sky: ecco quando

La serie che racconta l’ascesa criminale del futuro boss della camorra, con Marco D’Amore alla regia.

Il mondo di “Gomorra” torna a far parlare di sé con un nuovo capitolo che promette di trascinare il pubblico alle radici della criminalità organizzata. Le riprese di “Gomorra: Le origini” sono ufficialmente iniziate, riportando i fan nel cuore della malavita napoletana. Questa volta, però, lo sguardo si sposta indietro nel tempo, esplorando il passato di uno dei personaggi più iconici della serie: Pietro Savastano.

Il prequel si concentra sulla giovinezza del boss che ha dominato le prime stagioni dello show, interpretato da Fortunato Cerlino. Sarà l’occasione per scoprire come sia diventato il leader spietato che abbiamo conosciuto. Dietro la macchina da presa c’è un volto noto: Marco D’Amore, che oltre ad aver dato vita a Ciro l’Immortale, ha già diretto alcuni episodi di “Gomorra: La serie” e il film spin-off “L’Immortale”.

L’annuncio ufficiale è arrivato con un post sui social, in cui Sky ha condiviso il primo ciak, battuto il 27 gennaio. L’attesa è alle stelle e le prime indiscrezioni promettono una narrazione cruda e senza filtri, capace di restituire tutta la violenza e l’intensità degli anni che hanno segnato l’ascesa della camorra.

Se il pubblico si è appassionato alla lotta di potere tra clan e alle storie di vendetta e tradimento, questa nuova serie offrirà una prospettiva inedita: come si diventa un boss? Quali scelte, sacrifici e brutalità hanno spianato la strada a Pietro Savastano?

Un tuffo nel passato: la Napoli degli anni ‘70

“Gomorra: Le origini” ci riporta al 1977, anno in cui un giovane Pietro Savastano muove i primi passi nel mondo della criminalità. L’ambientazione sarà fondamentale per comprendere il contesto sociale e politico che ha favorito l’espansione della camorra e il suo dominio su interi quartieri della città.

Non si tratta solo della storia di un singolo personaggio, ma di un’intera generazione che ha assistito alla trasformazione di Napoli in uno dei più grandi centri del narcotraffico europeo. Le dinamiche di potere, i primi contatti con il mondo criminale e le strategie messe in atto per emergere saranno il fulcro della narrazione.

 

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Marco D’Amore dietro la macchina da presa

Dopo aver conquistato il pubblico con il suo ruolo da attore, Marco D’Amore torna a dirigere, assumendo anche il ruolo di supervisore artistico del progetto. La sceneggiatura è stata affidata a Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, già autori della serie originale, con la collaborazione di Roberto Saviano. Per D’Amore, questo nuovo lavoro rappresenta una grande sfida: riportare in vita un personaggio amatissimo, senza tradire l’essenza di “Gomorra”, ma offrendo al pubblico una prospettiva diversa, più intima e psicologica. La regia promette di essere cruda e diretta, in perfetta continuità con lo stile che ha reso celebre la serie.

Sky e Cattleya puntano molto su “Gomorra: Le origini”, convinti che il prequel possa bissare il successo della serie madre. Al momento, i dettagli sul cast sono ancora top secret e il nome dell’attore che vestirà i panni del giovane Pietro Savastano non è stato ancora svelato. Quel che è certo è che la serie non si limiterà a raccontare un semplice passato, ma getterà nuove basi per una narrazione che potrebbe arricchirsi di altre stagioni. L’attesa per la data d’uscita è altissima, ma una cosa è sicura: il mondo di “Gomorra” non ha ancora finito di raccontare la sua storia. Con un racconto potente e viscerale, “Gomorra: Le origini” promette di trascinare gli spettatori in un viaggio spietato tra potere, ambizione e tradimento. Un’immersione nel cuore della camorra, dove ogni scelta ha un prezzo e nessuno può sfuggire al proprio destino.