I parenti terribili al Teatro Bellini, la famiglia disfunzionale di Cocteau conquista il pubblico
Dal 25 gennaio al 2 febbraio, uno dei capolavori più crudi di Cocteau in scena a Napoli. Un viaggio nel cuore oscuro di una famiglia.
A partire dal 25 gennaio e fino al 2 febbraio, il Teatro Bellini di Napoli ospita una delle opere più intense e provocatorie di Jean Cocteau: I parenti terribili. Tradotto da Monica Capuani e diretto da Filippo Dini, questo spettacolo promette di trasportare il pubblico in un’atmosfera ricca di tensioni emotive e colpi di scena. Con una compagnia d’eccezione, che include Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Filippo Dini e Giulia Briata, la produzione mira a rivisitare un classico del teatro contemporaneo, portando in scena una storia familiare che non lascia spazio a mezze misure.
Cocteau, celebre per le sue opere avanguardiste, rompe con I parenti terribili gli schemi a cui ci aveva abituato, abbandonando la poetica astratta e intellettuale per un dramma più diretto, legato alle dinamiche familiari e alle loro viscere più oscure.
L’opera, sebbene scritta negli anni Quaranta, riesce ancora a risuonare con il pubblico moderno, rendendola una scelta audace e affascinante per il teatro di oggi. L’autore francese offre una visione senza filtri di una famiglia che si consuma al suo interno, come se fosse un corpo che si divora senza poter sfuggire alla propria fatalità.
Al centro della trama c’è Michel, un giovane uomo che, dopo anni di amore morboso e possessivo da parte di sua madre Yvonne, trova finalmente una via di fuga nella figura di Madeleine. Ma il suo annuncio d’amore porta con sé un terremoto emotivo, facendo emergere gelosie, segreti e conflitti irrisolti. La disperazione della madre, temendo di perdere il suo unico figlio, si intreccia con le inquietudini e le pulsioni di tutti i membri della famiglia, in un crescendo di tensione che, alla fine, porta alla luce verità che nessuno avrebbe voluto scoprire.
La visione contemporanea di Filippo Dini
Filippo Dini, regista e attore di spicco, continua il suo viaggio nell’analisi dell’inferno familiare che ha già esplorato in opere precedenti come Casa di bambola e Agosto a Osage County. Con una regia decisa e mai banale, Dini non solo porta in scena la drammaticità dei conflitti interni, ma fa emergere la comicità tragica che si nasconde dietro ogni gesto familiare. La sua interpretazione di Michel, così come quella degli altri membri del cast, non lascia nulla di intentato: ogni sguardo, ogni parola, ogni silenzio è pensato per scavare più a fondo nelle emozioni dei personaggi.
Il lavoro di Dini pone l’accento sull’interpretazione degli attori, riuscendo a farli interagire in modo autentico, creando momenti di grande intensità emotiva. Le dinamiche tra i vari membri della famiglia vengono esaltate da un’atmosfera che è al tempo stesso claustrofobica e universale. Non c’è nulla di piacevole nell’intreccio dei sentimenti, ma ogni azione è spinta da una verità ineluttabile che il pubblico non può ignorare.
Una produzione di alto livello
La produzione di I parenti terribili è un progetto realizzato in collaborazione con il Teatro Nazionale di Torino, il Teatro Stabile di Bolzano e la Fondazione Teatro di Napoli, e si avvale di una scenografia e costumi che ben rappresentano l’epoca e l’intensità psicologica dei personaggi. Maria Spazzi firma le scene, mentre Katarina Vukcevic si occupa dei costumi, dando vita a un ambiente che sembra rispecchiare il tumulto emotivo dei protagonisti. Le luci, a cura di Pasquale Mari, giocano un ruolo fondamentale nel creare atmosfere cariche di tensione, mentre la musica di Massimo Cordovani arricchisce la trama di suoni che amplificano ogni emozione.
Il supporto tecnico e logistico è altrettanto importante: una squadra di assistenti, da Alma Poli a Chiara Modolo, lavora dietro le quinte per assicurare che ogni dettaglio sia perfetto. La direzione di scena, curata da Federico Paolo Rossi, e le figure di macchinisti e fonici, contribuiscono a rendere ogni elemento dello spettacolo fluido e coinvolgente. Dal 25 gennaio al 2 febbraio, il Teatro Bellini di Napoli offrirà al pubblico un’esperienza teatrale unica e indimenticabile. Non è solo un’opera di Jean Cocteau, ma un viaggio profondo nell’animo umano, un dramma che lascia segni e provoca riflessioni. I parenti terribili è il tipo di spettacolo che parla direttamente a chiunque abbia mai vissuto un conflitto familiare, e, più in generale, a chiunque sia in grado di riconoscere il lato oscuro e inevitabile delle relazioni interpersonali. Un’occasione che non si può perdere per vivere l’intensità del teatro contemporaneo.