Lidia Poët, la prima avvocatessa d’Italia in mostra al Museo della Cavalleria di Pinerolo: gli abiti originali

Una mostra unica celebrerà Lidia Poët con cimeli originali, mentre la serie Netflix dedica nuovi episodi alla pioniera legale.

Dal 15 dicembre al 6 gennaio, il Museo della Cavalleria di Pinerolo ospita una mostra imperdibile dedicata a Lidia Poët, la prima donna ad aver ottenuto l’iscrizione all’Albo degli Avvocati in Italia.

La mostra, allestita dal Consorzio Turistico Pinerolese, coincide con l’uscita della seconda stagione della serie Netflix “La Legge di Lidia Poët”, continuando a celebrare l’impegno di questa straordinaria figura storica.

La protagonista, originaria di Perrero, è famosa per la sua lotta durata oltre vent’anni per poter esercitare la professione legale, ma è anche conosciuta per il suo attivismo nelle battaglie sociali e per l’emancipazione femminile. Il Museo espone diversi cimeli appartenuti alla Poët, tra cui la sua toga da avvocatessa, simbolo di una lotta che ha segnato un’epoca.

Un altro pezzo significativo della mostra è la sua collezione di libri, molti dei quali con annotazioni scritte a mano dalla stessa Poët. Tra gli oggetti esposti spiccano anche alcuni articoli di abbigliamento, come un abito cucito a mano da una sua pronipote, e accessori personali, tra cui le borse con cui andava a teatro. La mostra racconta quindi Lidia Poët non solo come avvocatessa, ma anche come donna valdese impegnata nella vita culturale e sociale della sua comunità.

Il percorso della mostra e l’omaggio alla pioniera

La mostra offre un viaggio che celebra Lidia Poët sia come professionista che come figura sociale. Il percorso espositivo è arricchito da dettagli sulla sua vita privata, in particolare sulle sue radici valdese e sul suo legame con il territorio. Rossana Turina, presidente del Consorzio Turistico Pinerolese, sottolinea l’importanza di un’icona come Poët per la comunità locale, rendendo omaggio a una donna che ha sfidato le convenzioni del suo tempo.

Il visitatore avrà anche l’opportunità di conoscere l’aspetto umano di Lidia Poët, osservando i piccoli oggetti quotidiani che raccontano la sua vita. La mostra è quindi un’occasione non solo per esplorare la carriera legale di Poët, ma anche per avvicinarsi alla sua visione del mondo e alle sue battaglie per i diritti delle donne e per l’emancipazione.

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Il tour “La toga negata” e la riscoperta del territorio

Oltre alla mostra, il Consorzio propone anche un affascinante tour che riporta i visitatori nei luoghi che hanno segnato la vita di Lidia Poët. Il tour parte dalla borgata di Traverse a Perrero, dove Poët è nata, per proseguire alla scoperta della sua casa natale e dei luoghi che frequentava. Un percorso che permetterà di entrare nel cimitero di San Martino, dove la pioniera giuridica è sepolta.

Durante il tour, i partecipanti potranno anche assaporare i piatti tipici dell’inizio Novecento in un agriturismo della zona, vivendo un’esperienza culturale e gastronomica che evoca il passato della nostra protagonista. Oltre alla visita ai luoghi legati alla sua vita, il tour include anche una sosta all’esposizione del Museo della Cavalleria di Pinerolo e una passeggiata per la città, dove Poët incontrava frequentemente Edmondo De Amicis. Questa iniziativa è un tributo a una delle donne più influenti del nostro Paese, che ha tracciato un percorso di lotta e di conquista che continua a ispirare. La mostra e il tour sono un’opportunità unica per immergersi nel mondo di Lidia Poët, capire le sue battaglie e scoprire il contesto storico e culturale che le ha dato forma. In un anno in cui la serie Netflix ha riportato la sua storia alla ribalta, Pinerolo si conferma come centro di memoria e celebrazione di una delle prime avvocate italiane.