The Substance, horror che sciocca davvero il pubblico: Demi Moore tra orrore e risate ti lascia pietrificato
Il nuovo film di Coralie Fargeat esplora con sarcasmo il lato oscuro dello star system e della chirurgia sperimentale.
Con un mix di humor grottesco e horror surreale, The Substance getta lo spettatore in un mondo bizzarro dove il culto della giovinezza e dell’apparenza diventa una vera e propria trappola. Demi Moore interpreta Elisabeth Sparkle, un’ex star di Hollywood alle prese con il declino della propria carriera.
Dopo anni di successi, la sua popolarità è in calo, e il suo show televisivo di allenamento anni ’80 non sembra più interessare al grande pubblico. La situazione precipita quando, per caso, scopre i piani dei dirigenti che intendono sostituirla con un volto più giovane.
Mentre Elisabeth affronta questa cruda realtà, le viene offerta una possibilità di rinnovarsi: un giovane medico le propone una procedura segreta per estrarre una versione più giovane di se stessa, “Sue,” interpretata da Margaret Qualley.
Questa nuova incarnazione non è solo più bella e fresca, ma anche pronta a prendersi lo spazio che Elisabeth sta perdendo. È uno scenario estremo e surreale che rende visibili i paradossi dell’industria cinematografica, esplorando come il successo possa dipendere dalla costante lotta per la perfezione e la giovinezza.
Il ritorno di Demi Moore e il sarcasmo feroce di Fargeat
Con Demi Moore nel ruolo principale, The Substance si affida al suo talento per regalare un personaggio che unisce tragicità e ironia. Moore affronta con leggerezza le assurdità di un mondo che non perdona l’invecchiamento, rendendo il suo personaggio allo stesso tempo vulnerabile e determinato. Coralie Fargeat, regista nota per il thriller Revenge, propone uno stile satirico e macabro che mescola l’orrore con un’analisi critica della società. In effetti, The Substance sembra ispirarsi ai classici dell’horror satirico, evocando atmosfere che ricordano le pellicole di Roger Corman e l’ironia tagliente dei film di Cronenberg.
Questo mix di sarcasmo e tensione è ciò che distingue il film: Elisabeth e Sue, alter ego della stessa donna, sono vincolate a un patto di convivenza forzata. Tuttavia, come spesso accade nei film di body horror, le cose prendono una piega inquietante, e il desiderio di controllo e bellezza si trasforma in una spirale di eventi fuori controllo.
Satira e critica nella società dell’apparenza
La pellicola non si limita a intrattenere: The Substance rappresenta una critica al sessismo e all’ossessione per la giovinezza che affligge il mondo dello spettacolo. Il film mostra Elisabeth e Sue come due facce della stessa medaglia: una è pronta a tutto pur di mantenere la carriera, l’altra sembra riflettere il lato oscuro delle ambizioni femminili. La regista sfrutta ogni dialogo e ogni scena per evidenziare il cinismo dei produttori, che preferiscono un aspetto impeccabile a qualunque talento o esperienza.
Non manca, inoltre, il commento su come le donne, nel tentativo di aderire a standard impossibili, finiscano per scontrarsi con versioni irrealistiche di sé stesse. La chirurgia che promette una nuova vita è in realtà il simbolo dell’auto-sabotaggio, trasformando un sogno in un incubo. The Substance si inserisce tra i film che lasciano un segno nel pubblico, grazie a una trama che unisce critica sociale, ironia e horror. Demi Moore brilla in un ruolo tanto grottesco quanto stimolante, confermando il suo talento nel navigare storie fuori dagli schemi.