Folie à deux, ci sono tracce di Joker in questo concerto di Lady Gaga: un errore gravissimo rovina tutto
Todd Philips questa volta ha commesso un errore ed è riuscito a rovinare quanto di buono aveva fatto in Joker, primo film in cui l’iconico personaggio dei fumetti Dc era interpretato da Joaquin Phoenix e che vinse il Leone d’oro a Venezia nel 2019 e che torna in concorso a Venezia 81 con Folie à deux
Non convince il secondo capitolo di Joker, quello che doveva essere un sequel degno di questo nome e che ci si aspettava avrebbe approfondito alcuni temi, raccontando bene il rapporto con Harley Quinn è un flop su tutta la linea. Descrivere in modo chiaro la trama del film risulta difficile perché non succede niente e anche se presente un finale a sorpresa, in realtà non se ne ricava la soddisfazione sperata.
Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) è dove lo abbiamo lasciato, in un ospedale penitenziario per detenuti con problemi psichiatrici, l’Arkham. Qui Arthur vive una triste quotidianità fra i compagni detenuti e le guardie che lo prendono in giro.
Come già sappiamo ha ucciso sei persone e deve affrontare un processo durante il quale si deciderà se è affetto da infermità mentale o se ha compiuto gli omicidi con fredda lucidità. La sua avvocata cerca di fargli dare l’infermità e risparmiargli la pena di morte, ma Arthur non è incontrollabile e si lascia prendere dalla sua fama. Fuori dal penitenziario, come già abbiamo visto nel precedente film si è creato un gruppo di seguaci che lo appoggia, fra questi c’è una donna Harleen Quinzel (Lady Gaga) che si trova proprio nello stesso penitenziario.
Harley Quinn si lega fin da subito a Joker, come se lui fosse una rockstar e lei una groupie e tra loro scatta un fenomeno psichiatrico chiamato folie à deux ossia un disturbo psicotico condiviso che le vede uniti e innamorati fin dal primo sguardo. Purtroppo di folie à deux in questo film non vi è neanche l’ombra e, per giunta, rispetto al precedente film, Joker qui è un inetto e un disgraziato, debole e a tratti insicuro che non compie nessun atto di violenza come ci si aspetterebbe.
Il fumetto diventa musical, ne siamo sicuri?
Se volessimo fare un riassunto di questo film potremmo dire che si tratta di un concerto di Lady Gaga con qualche intervento di Joker qui e là. Non si capisce per quale ragione si è pensato di inserire il genere musical in questo film. Forse attraverso le canzoni hanno cercato di farci dimenticare che la storia non c’è, il film non ha né capo né coda e praticamente non succede niente.
Il personaggio di Harely Quinn è inesistente, se non ci fosse non toglierebbe nulla al film o meglio toglierebbe le canzoni che qui non c’entrano proprio niente. Lady Gaga fa semplicemente se stessa cantando in modo perfetto come al solito, ma onestamente si poteva andare a un suo concerto e non era necessario scomodarla per riempire i vuoti di una sceneggiatura inesistente.
Joker dove sei?
Joker e Harley non hanno alcun obiettivo condiviso: si guardano, si piacciono, fanno un po’ di casino e alla fine lei lo lascia di punto in bianco perché lui ha un breve momento di lucidità in tribunale durante il quale ammette di essersi pentito delle sue azioni folli. Insomma tutta la carica rivoluzionaria del personaggio e gli scatti violenti sono un pallido ricordo, questo Joker sembra il Robertino di Ricomincio da tre.
Ciò che aveva colpito in Joker è qui completamente perduto, il personaggio si faceva apprezzare perché rispetto ai fumetti rappresentava una critica alla società. Quello del 2019 era un emarginato che si incattivisce e si vendica sulla società che lo ha scavalcato e ignorato continuamente. È personaggio fondamentalmente anarchico che critica un sistema che decide tutto per noi, perfino quando una cosa fa ridere e quando no.
Di tutto questo in Folie à deux non c’è traccia e il discorso iniziato nel precedente film non viene ripreso, anzi se possibile viene dimenticato.