Angela Carini, solo adesso vengono alla luce le conversazioni: direttive arrivate dal Governo | Dovranno delle spiegazioni
La boxe femminile di queste Olimpiadi di Parigi 2024 sta suscitando del gran clamore e adesso saltano fuori i messaggi privati.
Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono iniziate lo scorso 26 luglio e finiranno il prossimo 11 agosto ma in questi ultimi giorni piuttosto che parlare delle medaglie vinte dagli atleti, i mass media si sono focalizzati su un determinato avvenimento accaduto a cavallo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. In particolare, questo episodio riguarda il mondo della boxe femminile e due atlete precise.
Stiamo parlando del caso Angela Carini e Imane Khelif e del fatto che la seconda è stata accusata di essere un maschio mentre la prima ha dimostrato grosse difficoltà dopo solo 46 secondi dal primo incontro. Match che la Carini stessa ha interrotto proprio dopo appena 46 secondi per via della potenza del pugno scagliato dalla Khelif.
A parlare di questo episodio sono intervenute anche le associazioni sportive coinvolte e c’è stato uno ‘scontro’ tra l’Iba (associazione internazionale di boxe) e il Cio (comitato olimpico internazionale) riguardante il test di verifica del sesso delle partecipanti. Un test che è stato duramente contestato dal Cio, affermando che vengono usati gli stessi parametri di verifica dalle Olimpiadi di Rio nel 2016.
Una caso sportivo che è diventato inevitabilmente anche un caso politico, e le fake news riguardanti il sesso maschile della Khelif sono state pompate anche dei commenti dei politici che hanno fatto girare sul web. Ci sarebbe una spiegazione ben precisa dietro alla decisione della Carini di fermare il match dopo appena 46 secondi dal suo inizio.
Le pressioni su Angela Carini
Pare proprio che la pugile azzurra abbia subito diverse pressioni durante i giorni che precedevano l’incontro con Imane Khelif. Il presidente del Coni (comitato olimpico nazionale italiano) Giovanni Malagò ha dichiarato che Angela Carini gli ha mostrato i messaggi che la pugile ha ricevuto poco prima dell’incontro.
Si tratta di conversazioni pressanti che sarebbero state inviate dal presidente dell’Iba Umar Kremlev e che conterrebbero informazioni poco rassicuranti sull’identità di Imane, mettendo agitazione e timore nel cuore di Angela che riguardava l’incontro del primo agosto. Malagò ha tentato di rassicurare la Carini dicendole di non pensare ai messaggi e di concentrarsi sul combattimento.
La verità su Imane Khelif
Dopo questo boom di notizie fatte girare dai mass media che ruotano intorno alla pugile algerina e che mettono in dubbio la natura del suo sesso, la verità è venuta a galla. Stando alle regole del Cio, i valori di Imane Khelif rientrano nei limiti da rispettare per poter competere in una gara femminile di pugilato.
I dati che sono stati divulgati spiegano che la Khelif è una pugile intersex e iper-androgina, vale a dire una donna che ha un’eccessiva produzione di ormoni maschili (androgeni) e in particolare di testosterone. Questo non significa che Imane Khelif sia un uomo e infatti la sua partecipazione olimpica è del tutto regolare.