Max Angioni: un nuovo spettacolo da brividi e convulsioni, ma… ‘anche meno’ | L’Arcimboldi viene giù
Max Angioni è arrivato al Teatro Arcimboldi di Milano e lo ha letteralmente tirato giù con il suo nuovo spettacolo “Anche meno”.
Max Angioni torna sui palchi di tutta Italia (e non solo) con un nuovo spettacolo che ‘rischia’ di diventare uno dei più grandi di questa stagione teatrale, un vero manifesto della cultura pop per chi si sta affacciando alla vita dopo i vent’anni.
Max, infatti, si presenta in scena esattamente come ci si aspetta da un millenial, chiodo rosso fuoco e scarpe altrettanto vistose, insomma vorrebbe essere un Gen Z ma al contempo si ritrova in quel punto di mezzo in cui non si è né così giovani ma nemmeno dei paleolitici.
La generazione dei millenial è, infatti, proprio quella che ancora non ha trovato un suo reale posto nel mondo, fin troppo abituata a prendere bastonate e pronti a rincorrere qual successo che quando arriva porta con sé alcune domande profonde, meglio dire esistenziali. E tutto peggiora se si è degli insicuri cronici.
Ed è proprio di questo che Max vuole parlarci, si mette in gioco personalmente con aneddoti, anche cringe, della sua vita quotidiana con la sua innata autoironia che spiazza e diverte in modo totale e coinvolgente tanto che il pubblico si sente davvero parte di qualche cosa, mai troppo distante e sempre più consapevole.
Uno spettacolo da convulsioni e brividi, ma Anche meno
Dopo essersi autodefinito un ‘miracolato’ per tutto quello che gli è successo in questi ultimi anni, adesso Max è pronto a dire ‘Anche meno’, un moto di consapevolezza che porta a sentire la necessità di rallentare, così con questo spettacolo tocca diversi tema attualissimi, come l’educazione sessuale che viene fatta nelle scuole e che porta a dubbi sconcertanti, l’approccio con le persone che hanno superato i 50 anni e che vogliono farsi un ‘selfie’, l’importanza della terapia (anche sul conto in banca) e la morte.
Ebbene sì, pensate che la morte non faccia ridere? Gli aneddoti e le gag che porta in scena Max sono pungenti, sfacciatamente reali e, soprattutto, relazionabili. La morte diventa argomento preponderante della vita più si va avanti con l’età e il dolore può essere plasmato fino a farlo diventare comico. In fondo, la domanda principale che si pone e ci pone Max è: ma qual è il senso della vita?
Pensate sia un po troppo per una stand up comedy? Infatti, Anche meno non poteva che essere titolo più azzeccato.
Max Angioni fa venir giù il Teatro Arcimboldi… Anche meno
Sicuramente una nota di grande merito va data alla splendida cornice del TAM Teatro Arcimboldi di Milano, la scenografia e le luci rendono l’atmosfera totalmente accogliente. Nonostante sul palco ci siano pochi elementi, durante i monologhi di Max si ha la percezione di passare da una scena a un’altra, visualizzare il contesto in un’esperienza totalmente immesiva. Anche meno’ resterà al TAM fino al 7 aprile, sempre che il teatro resti su, perché Max è seriamente intenzionato a farlo crollare tra risate fino alle convulsioni e applausi.
Non si risparmia su nulla, la sua interpretazione è potente e dinamica, la scrittura serrata e mai scontata. La quarta parete non solo viene rotta, ma polverizzata, lo spettacolo lo si fa in due, così dice Max alla fine, e infatti manca solo che ci inviti tutti sul palco in un grande abbraccio di gruppo e un trenino con in sottofondo maracaibo, ma in fondo è come se lo avesse fatto, perché nessuno si sente lasciato da parte per tutte le due ore di spettacolo. Max Angioni ha creato una piccola opera d’arte di cui, sono certa, si parlerà a lungo. Anche meno un corno, ne vogliamo di più!