Patrick Zaki, “condannato a…”: arriva l’arresto e le grida della madre | Portato via dall…
Patrick Zaki è stato condannato e arrestato, in aula le grida di disperazione della madre. Il dramma senza fine del giovane è uno strazio.
Tutto è cominciato quel maledetto 7 febbraio 2020, quando Patrick Zaki, studente dell’Università di Bologna, venne fermato in Egitto e incarcerato.
Stando ai capi d’accusa, Zaki era indagato per il suo attivismo, nel dettaglio venne accusato di incitamento a proteste illegali, alla sovversione, e di fare propaganda per le cellule terroristiche del Paese.
All’estero con la famiglia e per scrivere la sua tesi di laurea sull’omosessualità, il giovane è stato fermato in aeroporto e, a detta del suo avvocato, sottoposto a torture per 17 ore consecutive. Trasferito nel carcere di Mansura il giorno dopo e poi a quello del Cairo, Zaki ha passato mesi e mesi senza sapere che cosa ne sarebbe stato di lui.
Un dramma senza fine che purtroppo non ha fatto che peggiorare, e gli ultimi avvenimenti lo hanno confermato. L’Italia continua a piangere per il giovane studente.
Patrick Zaki
La storia di Patrick Zaki non si dimentica di certo facilmente: la sua vita è cambiata da un momento all’altro e la sua vicenda è stata al centro di grandissime discussioni che hanno coinvolto governi e associazioni di tutto il mondo. Nel frattempo, il giovane è rimasto solo in carcere, lontano da casa senza avere mai la certezza di quello che gli sarebbe accaduto, né se sarebbe mai tornato a casa.
Dopo difficili tentativi di mediazione tra lo stato italiano e quello egiziano, le cose hanno cominciato a smuoversi e Zaki ha potuto vedere finalmente la luce. Fino a che, con grande rammarico di tutti, non è arrivata una sentenza che ha distrutto ogni speranza. L’incubo è ricominciato daccapo. Il giovane è stato infatti condannato a tre anni di carcere. L’udienza è stata da far accapponare la pelle, con la madre e la fidanzata del ragazzo che urlavano in preda alla disperazione.
Un dramma senza fine
Dramma su dramma: il 18 luglio 2023 è arrivata la condanna a ben tre anni di carcere per il giovane, con sentenza non appellabile. Un vero incubo senza fine che ha gettato nel panico la famiglia di Zaki e l’intero mondo. Ma ecco che, proprio quando si erano perse le speranze, è accaduto l’impossibile: il presidente della repubblica egiziana al-Sisi ha concesso la grazia presidenziale, consentendo al giovane di tornare in Italia e riabbracciare definitivamente la sua famiglia.
Fortunatamente alla fine Zaki è stato liberato e ora può finalmente vivere i suoi sogni. Domenica lo vedremo ospite di Verissimo per un’intervista esclusiva, un appuntamento imperdibile per ripercorrere la sua storia e rendersi conto di quanto sia stato coraggioso nel resistere per così tanto tempo in carcere, da solo, senza sapere quando e se sarebbe uscito. Un dramma moderno che dovrebbe farci riflettere su quanto siamo fortunati e sulle cose che diamo per scontate.