Tonno in scatola, allerta per rischio malattia: la situazione è gravissima | Da adesso controlla che…
Scatta l’allerta per il pericolo del tonno in scatola, si rischia una tremenda malattia. Da oggi controlla con attenzione questo dettaglio.
Il tonno in scatola è molto amato da grandi e bambini: è una soluzione veloce e versatile per la cena e piace proprio a tutti, visto che il sapore è molto più delicato rispetto a quello di altri pesci.
Questo alimento può essere utilizzato in diverse preparazioni, come torte salate o insalatone, e d’estate è la fonte proteica preferita da inserire nelle insalate di riso.
Il tonno in scatola non manca mai nelle dispense degli italiani: comodo e pratico, si adatta a qualsiasi occasione e nessuno dice mai di no a questo alimento.
Non tutti sanno però che il tonno può causare una malattia pericolosissima e mettere in difficoltà l’intera famiglia. Bisogna stare attenti e controllare un particolare salvavita.
Il tonno in scatola
Di fatto il tonno in scatola, oltre a essere buono e a piacere a tutti, è amato dalle persone perché è una fonte di Omega 3 molto economica rispetto ad altri pesci. Il pesce andrebbe consumato almeno due volte a settimana per ottenere il giusto apporto di Omega 3, ma non è sempre facile rispettare questa indicazione: il pesce è costoso e non tutti sanno pulirlo o prepararlo.
Spesso allora ci si affida a dei piatti pronti oppure a pesce congelato, ma il sapore è ben diverso dal pesce fresco e non a tutti piace. Così molti scelgono di aprire una scatoletta di tonno, soprattutto quando sono di fretta, e affidarsi alla fantasia, senza sapere che questo alimento è invece pericolosissimo per la salute.
Attenzione a quanto tonno si mangia
Il tonno, per quanto buono, nasconde un’insidia che non tutti conoscono: se se ne mangia troppo si rischia una vera e propria intossicazione da mercurio. Questo perché i grandi predatori del mare, tra i quali anche il tonno, contengono molto mercurio, il quale ingerito ci può causare seri problemi. Ovviamente il problema non è solo del tonno, ma in generale dei pesci di grossa taglia: il mercurio è presente in tutti i pesci in quantità variabili, e visto che i predatori mangiano i pesci più piccoli ne accumulano di più.
Nel caso del tonno, il consumo consigliato è di circa 50 grammi alla settimana, quindi bisogna cominciare a fare molta attenzione quanto se ne mangia. Ma cosa causa l’eccedenza di mercurio al nostro corpo? I sintomi dell’intossicazione comprendono formicolio degli arti, debolezza muscolare e disturbi alla vista e all’udito. Il rischio è ancora maggiore per le donne incinta, le quali dovrebbero del tutto eliminare il consumo di questi pesci anche durante tutto l’allattamento. Il consiglio quindi è di rivedere la propria dieta, controllare quante vole si mangia il tonno e prediligere pesci piccoli, meno pericolosi per la salute.