Contratto di affitto, questo errore di rovina la vita: troppi non controllano | Ti trovi in mutande
Prima di firmare un contratto d’affitto devi essere assolutamente certo di aver controllato un dato specifico. L’errore ti costa caro.
Oggi è difficile riuscire a comprarsi una casa, quindi molti, soprattutto giovani, decidono di rimanere in affitto. Si tratta di una soluzione non sempre ottimale, ma a quanto pare l’unica per avere un tetto sopra la testa.
Gli affitti purtroppo stanno diventando insostenibili: nelle grandi città i locatori chiedono cifre astronomiche per bilocali anche piuttosto vecchi e malandati, approfittandosi del fatto che le persone hanno bisogno di trovare casa.
Secondo le ultime analisi di mercato, Milano e Firenze si stanno giocando il titolo di città con gli affitti più alti. A Milano il costo medio per metro quadro per gli affitti è di quasi 24,7 euro, mentre a Firenze siamo a 24,5 euro.
Oltre ai costi, gli affittuari devono anche vedersela con le insidie dei contratti di affitto; per questo è importante controllare attentamente le clausole per non trovarsi senza una casa e al verde.
Il costo medio degli affitti in Italia
Stando ai dati più aggiornati del mercato immobiliare, in Italia l’affitto per metro quadro all’anno ha un prezzo medio di 133 euro. Gli affitti più alti si registrano al Nord, in particolare a Milano, Monza, Venezia, Padova, Verona, Treviso e Bergamo, mentre se si considera anche li centro-nord Firenze e Bologna sono subito dietro Milano. La situazione è molto migliore al Sud, dove in media il costo dell’affitto per metro quadro all’anno è di 10 euro o inferiore.
Firenze e Bologna sono anche le città dove si sono registrati i maggiori aumenti di prezzo nel corso del 2023: le due città sono prese d’assalto dagli studenti universitari e i locatori hanno colto l’occasione per aumentare i propri guadagni. Purtroppo quando si firma un contratto di affitto non sempre si controllano tutte le clausole e si rischia di finire nei guai e dover sborsare centinaia di euro al locatore. Ecco cosa dovete controllare per non farvi fregare.
Non fare questi errori
Uno dei punti principali del contratto sono i termini di preavviso: solitamente il locatore chiede 6 mesi di preavviso, in alcuni casi anche meno, quando l’affittuario decide di andarsene dall’immobile. Se non si rispettano questi termini, si è costretti a versare l’affitto per ogni mese per cui non si è dato il preavviso. Un altro punto da considerare sono le clausole relative ai danni arrecati all’immobile: gli affittuari sono tenuti a ripagare tutti i danni causati volontariamente o da negligenza personale.
I locatori però approfittano del fatto che molti non sanno con esattezza quali tipi di danni rientrano in questa categoria e fanno pagare all’affittuario qualsiasi cosa, anche le spese di manutenzione. Nulla di più sbagliato: spese come la revisione della caldaia, lo spurgo dei pozzi neri o dell’eventuale ascensore sono tutte in carico al proprietario dell’immobile. Infine, bisogna ricordarsi di richiedere la cauzione versata inizialmente: il locatore può tenersela solo se dimostra che l’affittuario ha causato danni all’immobile, altrimenti per legge va restituita all’affittuario in uscita. Ricordatevi di queste importanti indicazioni la prossima volta che firmate un contratto d’affitto.