Loredana Bertè, riempita di botte: la situazione precipita per la cantante | Attimi di terrore
Loredana Bertè ha vissuto un momento di terrore, è stata riempita di botte da un uomo tremendo. Denunciato il fatto.
Il Festival di Sanremo 2024 è entrato nel vivo con una performance straordinaria di Loredana Bertè, la cantante iconica di Bagnara Calabra, che ha portato sul palco dell’Ariston il suo ultimo brano intitolato Pazza. Dopo la prima serata, il brano ha conquistato il cuore del pubblico e si è subito posizionato al primo posto della classifica provvisoria della sala stampa, svelata con entusiasmo da Amadeus.
Questa rappresenta la dodicesima partecipazione di Loredana Bertè al Festival di Sanremo, un traguardo straordinario che testimonia la sua lunga e illustre carriera nel panorama della musica italiana. Il brano Pazza è stato scritto in collaborazione con L. Chiaravalli, A. Bonomo e A. Pugliese, un team creativo che ha contribuito a dare vita a un pezzo che ha rapidamente catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di musica.
Nonostante la sua presenza costante sul palco dell’Ariston, Loredana Bertè non ha mai avuto l’opportunità di aggiudicarsi la vittoria al Festival di Sanremo. Tuttavia, la sua carriera è stata riconosciuta nel 2008 con il prestigioso Premio alla carriera città di Sanremo.
Nel 2019, ha ricevuto il Premio Pubblico dell’Ariston, dimostrando ancora una volta l’affetto e il sostegno del pubblico nei confronti di questa incredibile artista. Il testo di Pazza affonda le radici in emozioni profonde e racconta una storia avvincente che ha conquistato il pubblico sin dalle prime note.
Loredana Bertè: il racconto di quella notte
Lo sdegno e l’indignazione stanno crescendo in tutta Italia in seguito alle tragiche notizie sugli stupri avvenuti a Palermo e Napoli. Milioni di italiani, inclusi numerosi personaggi famosi, si sono uniti per condannare in modo deciso la violenza sessuale, affermando con forza che “Le donne e gli uomini non sono carne”. Questo movimento di solidarietà ha preso piede grazie all’iniziativa del direttore del settimanale F, Luca Dini, che ha lanciato la campagna #iononsonocarne sui social media.
La campagna ha visto la partecipazione di molte persone, tra cui diverse celebrità, che hanno postato foto delle proprie mani con il messaggio inequivocabile. Un gesto che ha lo scopo di manifestare vicinanza e sostegno alle vittime di violenza sessuale. Tra i personaggi noti che si sono uniti a questa causa, c’è Loredana Bertè. Durante il concerto nella serata finale delle celebrazioni per la Varia di Palmi, Loredana Bertè ha voluto esprimere la sua solidarietà alle vittime di violenza sessuale.
L’episodio di violenza
Un gesto ancor più significativo considerando che la stessa Bertè, sul palco, ha condiviso con il pubblico il suo drammatico passato personale. La cantante ha rivelato di essere stata vittima di uno stupro a soli 16 anni, a Torino, evento che l’ha profondamente segnata. “Un bastardo mi ha violentato, massacrato di botte e lasciata su una strada del caz*o. Ogni 6 ore succede un femminicidio! Per non parlare poi degli abusi, come quelli di Palermo. Per questo ho smesso di tacere. Io non sono carne”, ha dichiarato Bertè dal palco, ricevendo un caloroso applauso da parte del pubblico per il coraggio della sua testimonianza e per aver aderito alla campagna #iononsonocarne.
Loredana Bertè, già qualche anno fa, aveva raccontato il suo dramma durante un’intervista a Verissimo su Canale 5, sottolineando l’impatto devastante che l’aggressione ha avuto sulla sua vita. “Questa cosa non l’ho potuta dire a nessuno e non ho denunciato. Ma per anni non mi sono fatta avvicinare dagli uomini, ero traumatizzata”, aveva condiviso la cantante.
La sua partecipazione attiva alla campagna contro gli stupri e la sua toccante testimonianza stanno contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di combattere la violenza di genere e di sostenere le vittime. La forza e la resilienza dimostrate da Loredana Bertè aggiungono un elemento significativo al movimento #iononsonocarne, spingendo ulteriormente la società a riflettere e agire contro una piaga sociale che non può più essere ignorata.