Geolier, chi è il rapper massacrato ancora prima di Sanremo | Ma è famoso quanto Eminem
Prima di Sanremo Geolier era stato dato dai bookmaker tra i possibili vincitori, poi è arrivata la stangata.
Se il nome vi suona nuovo è probabilmente perché avete più di 30anni, infatti il ventiduenne rapper napoletano, che di è presentato alla 74esima edizione del Festival di Sanremo con la canzone chiacchieratissima “I p’ me, tu p’ te”, non è affatto un pivello.
Geolier, all’anagrafe Emanuele Palumbo è stato capace di imporsi nel panorama musicale nell’ambito del rap italiano con grandissimi successi ed è proprio questo che ha portato i siti di scommesse a metterlo nella rosa dei possibili vincitori.
La sua scalata al successo è stata fulminea, in appena tre anni ha conquistato un pubblico davvero ampio vincendo anche quattro dischi di platino certificati per il suo ultimo album Il coraggio dei bambini.
Ma perché viene associato a uno dei più grandi rapper della storia della musica come Eminem? La risposta vi potrebbe lasciare senza parole e Geolier merita davvero una particolare attenzione per il suo lavoro.
Geolier è un genio paragonabile solo a Eminem
Uno degli aspetti più incredibili di questo giovane talento è che dall’uscita del suo album nel 2018 Emanuele qualcosa è cambiato, non solo nella sua vita, ma anche nel panorama musicale italiano, infatti la risonanza mediatica e virale che ha scatenato è stata paragonata dai critici musicali di grande attinenza nel settore rap, come quella di Eminem con l’uscita di he Marshall Mathers.
Quello che ancora di più potrebbe lasciarvi senza parole è che Geolier non ha mai studiato musica, il suo è un vero talento naturale innato, ha iniziato a rappare quando aveva solo cinque anni riuscendo a creare melodie capaci di far fermare i suoi compagni di scuola nei corridoi per ascoltarlo. A oggi viene considerato un liricista sofisticato erede a pieno titolo della scena napoletana. Ma perché è stato massacrato prima di Sanremo?
Il massacro di Geolier ancora prima che iniziasse Sanremo
Il passato di Geolier non è stato facile, arriva da uno di quei quartieri di Napoli famosi per essere complessi, Secondigliano. Crescere in questa zona ha pesato molto sulle sue scelte artistiche, il rap è stata sempre la sua valvola di sfogo tanto che a soli 10 anni compone il primo pezzo e diventa immediatamente un successo.
Ma da quando il testo della sua canzone “I p’ me, tu p’ te” è stato pubblicato, per lui sono arrivate pesantissime critiche, a parlare contro di lui è stato proprio Maurizio De Giovanni, lo scrittore napoletano si è scagliato contro il giovane rapper affermando che il brano sia scritto in modo errato e lontano dal napoletano tradizionale, un insulto, secondo lui, a questa antica e preziosissima lingua. Intanto Geolier continua ad accumulare record, non solo continua ad essere amatissimo dal pubblico ma è anche il primo cantante ad arrivare sul palco dell’Ariston con un brano interamente in napoletano.