Mutuo, è il momento di scegliere il variabile: da questa data si abbassano i tassi | Maxi mazzata del 2024
Se state valutando cosa fare con il mutuo, gli esperti hanno fatto una previsione allarmante per il 2024, inizieranno a scendere da…
Il mercato dei mutui è in costante evoluzione, e una delle decisioni più cruciali per chi è alla ricerca di finanziamenti per l’acquisto di una casa è quella legata alla scelta tra tasso fisso e tasso variabile. Negli ultimi tempi, si è assistito a una significativa variazione dei tassi di interesse, rendendo particolarmente interessante l’opzione del tasso variabile.
Nell’attuale scenario finanziario, caratterizzato da fluttuazioni imprevedibili, bisogna scrutare le previsioni future per i mutui a tasso variabile, un settore che ha suscitato dibattiti e preoccupazioni negli ultimi tempi.
Questo tipo di finanziamento è strettamente legato all’andamento di un indice finanziario di riferimento, solitamente l’Euribor, un tasso interbancario influente. Le rate di un mutuo a tasso variabile si adattano ai cambiamenti del mercato, aumentando quando l’Euribor sale e diminuendo viceversa.
Inizialmente, queste rate tendono ad essere inferiori rispetto a quelle dei mutui a tasso fisso, ma negli ultimi tempi, con il mercato in una situazione di crisi, l’incremento è stato notevole e difficilmente sostenibile.
Il futuro incerto dei mutui a tasso variabile: prospettive per il 2024
Il 2023 è stato un anno particolarmente difficile a causa delle azioni della Banca Centrale Europea. I tassi sono cresciuti a livelli insostenibili, costringendo molte persone a far fronte a un quasi raddoppio delle rate del mutuo. Attualmente, il tasso BCE si attesta al 4,5%, evidenziando un costante aumento lungo tutto l’anno.
Dopo un picco storico a settembre, gli analisti sono ora impegnati a prevedere possibili interventi futuri della Banca Centrale Europea. Tuttavia, le variabili da considerare sono molteplici, rendendo difficile formulare previsioni certe che possano offrire sostegno a coloro che sono indebitati con le banche. L’inflazione sembra restia a diminuire, alimentando il timore che nel 2024 la situazione si ripeta, costringendo la BCE a non garantire stabilità ai tassi di interesse. Questo potrebbe portare a oscillazioni che influenzeranno ulteriormente le rate dei mutui.
Ripresa verso l’estate?
Le prospettive per il 2024 non sembrano positive per chi ha contratto un mutuo. Le previsioni indicano che i tassi rimarranno stabili, se non in aumento, causando ulteriori difficoltà alle famiglie già provate dalla dura situazione economica che ha eroso i loro risparmi.
Secondo gli analisti della Barclays Research, la possibilità di un lieve abbassamento dei tassi potrebbe aprirsi solo verso luglio del 2024. Fino a quel momento, la scelta più prudente sembra essere rappresentata dai mutui a tasso fisso, che offrono stabilità senza essere influenzati dalle oscillazioni dell’Euribor. Solo con una graduale discesa dei tassi potrebbe tornare ad essere conveniente considerare il mutuo a tasso variabile.