Aumenti spese, le donne non possono comprare più gli assorbenti: passata la legge | È un furto legalizzato
Se già prima erano costosi, adesso ci sarà da piangere e le donne non potranno più comprare gli assorbenti. È davvero un furto.
Oggi è praticamente impossibile arrivare a fine mese mettendo da parte qualche euro: i rincari hanno reso molto difficile la vita degli italiani che ora si ritrovano a trovare qualsiasi escamotage per risparmiare.
Sicuramente una delle spese che incide di più sulla vita di tutti i giorni è la spesa al supermercato: anche i prodotti di prima necessità costano troppo per le tasche di molti.
Non parliamo poi dei carburanti che, anche se in leggera diminuzione rispetto a qualche mese fa, hanno ancora dei costi proibitivi.
Le donne poi hanno un’altra bella spesa da sostenere: quella per gli assorbenti. Purtroppo questo prodotto che dovrebbe essere una necessità primaria è tornato a essere un bene di lusso.
Il problema degli assorbenti
Alcune donne hanno scelto di abbandonare gli assorbenti non solo per una questione di comodità, ma anche di prezzo: al momento i costi di questi prodotti vanno da 1 euro fino a più di 8 euro per una sola confezione, con una media di 4-5 euro se si guarda a quelli più acquistati. Si tratta di una spesa non indifferente che a fine mese incide notevolmente sul portafogli.
Chi può ha deciso di passare a metodi alternativi come la coppetta, lavabile e riutilizzabile per diversi anni e sicuramente più economica degli assorbenti. Il problema in questo caso è non solo la scarsa praticità in alcune situazioni, ma anche il fatto che non tutte possono utilizzarla per via di caratteristiche fisiche e/o patologie. Per questo gli assorbenti sono ancora molto acquistati, e con i prezzi che salgono è un vero disastro.
Tornano i rincari
Dopo essere riusciti ad abbassare l’IVA sugli assorbenti, i consumatori oggi si ritrovano a dover di nuovo pagare un occhio della testa per acquistarli. Infatti dal 1° gennaio in Italia è arrivata quella che viene chiamata “tampon tax”, cioè la tassa (l’IVA, per l’appunto) che si paga in aggiunta al prezzo del prodotto. Se prima questa tassa era scesa fino al 5%, ora è raddoppiata ed è tornata al 10%. Il motivo è legato principalmente all’inflazione.
Le donne sapevano che la riduzione di prezzo che erano riuscite a ottenere non sarebbe durata all’infinito, ma speravano che il Governo avrebbe lavorato per cercare di dare una mano a tutte coloro che devono acquistare gli assorbenti. L’ideale, come ha sottolineato il Parlamento europeo, sarebbe azzerare del tutto la tassa per rendere questi prodotti più accessibili. La strada purtroppo è ancora lunga e per ora bisogna sborsare un sacco di soldi.