Annullamento debiti, adesso di legge sono cancellati: sospira di sollievo per tanti | Devi fare segnalazione
Moltissimi italiani sono schiacciati dai debiti, ma con la nuova legge è obbligatoria la cancellazione immediata. Fai la segnalazione.
I cittadini italiani sono piegati da anni duri in cui si sono succedute crisi economiche, ondate di inflazione, disequilibri politici sia nazionali che internazionali e molto altro – fra cui una pandemia globale. Anni duri, dicevamo; è quasi un eufemismo, considerando la situazione disastrata in cui molte famiglie si trovano sul versante finanziario.
Purtroppo le spese sono sempre di più e sempre maggiori e gli stipendi, per chi può farvi affidamento, non riescono a reggere il peso di questi oneri. Sul fronte lavorativo imperversa la disoccupazione e la precarietà, lasciandoci quindi di fronte ad uno scenario desolato senza apparenti vie di uscita.
Inevitabilmente sono tanti gli italiani che finiscono oppressi dai debiti. Che siano nei confronti del fisco, di contratti o di spese extra, queste cifre continuano a gravare sopra le nostre teste come una spada di Damocle, mentre cerchiamo in tutti i modi di far rientrare i costi di prima necessità e i doveri finanziari.
Fortunatamente, lo Stato non è del tutto cieco alle fatiche degli italiani ed ha introdotto una legge che tutela i debitori. Anch’essi hanno dei diritti, d’altronde, e in determinate circostanze sono abilitati a far decadere il debito che loro stessi hanno contratto. In altre parole: se rispetti alcuni requisiti, non devi pagare più i tuoi debiti.
Vari tipi di debiti
I debiti non sono tutti uguali. Potrà sembrare una differenziazione inutile, ma ai fini della burocrazia e dei doveri di debitore e creditore non lo è. Ci sono anzitutto due macro-categorie di debiti: quelli derivati da atti leciti (contratti, rette, tasse); e quelli derivati da atti illeciti (risarcimenti, multe). Diversi tipi di debito rientrano in diversi tipi di regole.
L’unico modo che un debitore ha di liberarsi di un debito è aspettare il termine del periodo di decorso della prescrizione. Questa sarebbe il decadimento di un diritto che avviene a seguito di un determinato lasso di tempo in cui il creditore ha mantenuto un atteggiamento passivo nei confronti del debitore.
La prescrizione dei debiti spiegata
Tutti i debiti sono sottoposti a prescrizione, ma con tempistiche differenti a seconda del caso. La prescrizione può andare dai 10 anni ai 6 mesi, e inizia a decorrere dal giorno successivo alla contrazione del debito. Il creditore è tenuto a mantenere un atteggiamento attivo – ovvero a sollecitare il suo debitore con avvisi, notifiche di pagamento e così via – per non far decorrere il periodo di prescrizione.
Una multa, ad esempio, ha una prescrizione di cinque anni. Se dopo aver contratto una multa non riceviamo alcuna notifica per cinque anni consecutivi, il nostro dovere di pagamento decadrà – non dovremo più pagarla. Attenzione, però: il periodo di prescrizione si azzera ad ogni notifica ricevuta, facendo ripartire il “countdown” da cinque anni. Non tutti i debiti sono per sempre.