Termosifoni, il costo realistico per scaldare casa: cifre impensabili | Italiani increduli
Ecco quando spendi davvero per riscaldare la tua casa con i termosifoni, sono stati fatti i conteggi e gli italiani non ci credono.
Negli ultimi anni, l’aumento dei costi della vita ha messo gli italiani alla prova, con bollette sempre più salate che fanno tremare i bilanci familiari. La domanda che si pongono sempre più utenti è se costi di più il gas o l’elettricità nel 2023.
Questo dibattito, alimentato dall’incertezza economica, ci spinge a esaminare approfonditamente quanto effettivamente si spende per riscaldare le nostre case e fornire energia ai nostri elettrodomestici.
I costi delle bollette hanno più che triplicato negli ultimi anni, portando a una crescente preoccupazione tra i consumatori. Tuttavia, è essenziale comprendere che, parallelamente all’aumento delle tariffe, nella bolletta ritorna la voce relativa agli oneri generali di sistema e delle imposte. Allo stesso tempo, rimane attivo il taglio del 5% dell’IVA per il gas, una misura che allevia leggermente il peso sulle spalle dei contribuenti.
Nel terzo trimestre del 2023, è confermato il bonus sociale bollette per i soggetti con ISEE fino a 15.000 euro, salendo a 30.000 euro per le famiglie con più di quattro figli. Questo sostegno economico è un sollievo per coloro che si trovano in una situazione finanziaria più delicata, ma è fondamentale adottare strategie di risparmio energetico a lungo termine. La domanda sorge quindi legittima: queste misure di risparmio varranno anche per il 2024? O saremo costretto a far fronte ai rincari senza nessun supporto?
Strategie per risparmiare sui consumi
Intanto, forse è ancora un po’ prematuro conoscere l’andamento economico del prossimo anno. Per questo e per cercare di non farci cogliere di sorpresa quando arrivano le famigerate bollette dopo questo rigido inverno si può fare una panoramica sulle modalità di riscaldamento per le proprie abitazioni. Quando si tratta di riscaldare una casa, ci sono diverse opzioni tra cui scegliere. Il gas rimane una scelta popolare, con un costo medio di 0,463 €/Smc nel mercato tutelato. Riscaldare 100 mq quadri con una caldaia a gas può costare circa 50 centesimi l’ora, mentre i modelli più datati possono richiedere fino a 1,5 euro l’ora.
Nel mercato libero, il costo è simile, ma è possibile che poi ci sia un contributo aggiuntivo richiesto dal fornitore stesso. Altre alternative includono il riscaldamento con stufe a pellet. Riscaldare 100 mq quadri con questa soluzione può costare fino a 400 euro: una cifra considerevole se consideriamo che in inverno c’è grande necessità di tenere la casa più accogliente e calda. Anche il camnino è una soluzione ma in questo caso il costo riguarda l’acquisto della legna, in media di 8-10 kg al giorno, si aggirerebbe intorno ai 500 euro annui.
Altri possibili costi annuali per i diversi sistemi di riscaldamento
Il gasolio si conferma come il sistema più costoso, con una spesa media di circa 1.400 euro all’anno, seguito a ruota dal metano, con una media di circa 1.000 euro, mentre l’energia elettrica si colloca a 581 euro in media all’anno. L’impianto autonomo, utilizzato dalla maggior parte delle famiglie, per fornire acqua calda è ancora l’impianto più diffuso. Se invece parliamo di necessità di risparmio, forse, per i diversi nuclei familiari l’opzione migliore potrebbe essere quella pompa elettrica: rappresenta un metodo per essere parsimoniosi a lungo termine, un vero e proprio investimento.
Affrontare l’aumento dei costi energetici richiede una valutazione accurata delle opzioni disponibili. Oltre a sfruttare le agevolazioni fiscali e i bonus sociali, gli utenti devono considerare attentamente il sistema di riscaldamento più adatto alle proprie esigenze e al proprio portafoglio. Solo attraverso scelte consapevoli e strategie di risparmio energetico, sarà possibile mitigare gli impatti economici delle bollette in costante aumento.