Riscaldamento, scattano le multe da 5.000€: stop del Governo | Italiani muoiono di freddo
Attenzione ad accendere il riscaldamento o vi arriva una multa da 5.000€, il motivo è molto serio solo che in molti stanno morendo di freddo.
Tra pochi giorni entreremo definitivamente nella stagione più fredda dell’anno, vale a dire l’inverno. Il Natale si sta avvicinando sempre di più e le temperature stanno scendendo vorticosamente, costringendo gli italiani a provvedere in ogni modo per non congelare all’interno delle loro abitazioni.
Tuttavia, pare proprio che per questa stagione dovremmo rinunciare al riscaldamento casalingo, dal momento che il Governo ha imposto numerosi paletti che vietano l’uso di determinati rimedi di riscaldamento nelle case. Per le persone che dovessero trasgredire tale legge, la conseguenza sarebbe ricevere una multa molto salata.
Se non rispettiamo il divieto di utilizzare un determinato tipo di riscaldamento, allora verremmo sanzionati con una multa che può partire da 500 euro fino ad arrivare ad un massimo di 5.000 euro. Una spesa davvero consistente per ogni cittadino, soprattutto in questo specifico periodo dell’anno.
Gli italiani stanno cercando dei rimedi alternativi per avere un po’ di calore nelle loro case, ma queste soluzioni non sono abbastanza e adesso stanno morendo di freddo. Una situazione davvero spiacevole, dove siamo costretti a dire di no perfino al riscaldamento per la nostra dimora. Nonostante i divieti, però, le linee guida in determinate regioni aiutano a comprendere cosa si può usare.
Le regioni con il divieto
Per il momento, in tutta Italia soltanto cinque regioni hanno espresso a chiare lettere il divieto di utilizzare un determinato tipo di riscaldamento. Stiamo parlando della Lombardia, del Piemonte, del Veneto, dell’Emilia Romagna e della Toscana. Le restrizioni per il riscaldamento della propria casa riguardano l’inquinamento.
In questi ultimi anni ci si è avvicinati molto al pensiero green e si sta facendo il possibile per rendere le nostre città più ecologiche di prima. I divieti del riscaldamento in queste regioni consistono nel vietare l’uso di stufe a pellet o a legna che emettono troppa CO2. Quelle che vanno bene, sono contrassegnate da un certo numero di stelle: più ce ne sono, meno inquinano.
Addio stufe a pellet e a legna obsolete
In ognuna di queste cinque regioni, i divieti sono diversi. In Lombardia e in Piemonte, ad esempio, si possono usare solo stufe con minimo quattro stelle. In Veneto, si possono usare le stufe con minimo tre stelle e dal 2019 si possono installare in casa stufe con minimo quattro stelle. In Emilia Romagna, le stufe utilizzabili devono avere minimo due stelle, mentre in Toscana la regola è diversa in base al comune di residenza.
Se non si rispettano questi limiti, la multa che ci becchiamo potrebbe arrivare ad un massimo di 5.000 euro. Per rientrare nei giusti parametri, ci si deve attrezzare con stufe di ultima generazione, con un impatto nettamente inferiore sul nostro ambiente. Il Governo ha deciso di agevolare le spese degli italiani, permettendo loro di detrarre dal 730 fino al 65% della spesa per le nuove stufe. Per ora, solo in queste cinque regioni ci sono tali divieti, ma molto probabilmente si estenderanno nel resto d’Italia.