Mauro Corona, “In coma per…” situazione disperata | L’alcol che uccide
Quella di Mauro Corona è stata una vita intensa, fatta di molti alti ma anche tremendi bassi tra cui la dipendenza.
Mauro Corona, lo scrittore ed alpinista celebre per la sua partecipazione ai programmi Cartabianca e È sempre CartaBianca condotti da Bianca Berlinguer, per anni ha mostrato al pubblico la sua presenza carismatica e a volte spigolosa. La sua fama è cresciuta esponenzialmente grazie a questa esperienza televisiva dove è un ospite fisso.
Durante gli interventi, le sue opinioni non sono mai state prevedibili e non si curavano di mettere d’accordo tutti, ma questa apparente durezza nascondeva una forte passione e amore per il territorio che gli ha dato i natali, per la letteratura e per la scultura, arti in cui si è specializzato ed ha lavorato per tutta la vita.
Recentemente le discussioni riguardo Mauro Corona sono state messe a tacere di fronte alla rivelazione della tragedia che ha colpito la sua famiglia, un evento doloroso i quali motivi non possono essere rintracciati in una sola causa, ma in un intero sistema.
Si è parlato di alcolismo e di dipendenza, di percosse e di abusi, cicatrici che segnano il passato di Corona e che lo hanno formato, in un modo o nell’altro, così come le esperienze negative di tutti noi ci formano e ci plasmano. Come in tutti i casi di personalità pubbliche, dietro la facciata si nasconde una persona con difficoltà e dolori.
L’infanzia di Mauro Corona
Recentemente, durante una trasmissione di È sempre CartaBianca, Mauro Corona ha aperto un capitolo sconvolgente del suo passato in relazione al tragico caso del femminicidio di Giulia Cecchettin, che ha stravolto il Paese. Corona ha condiviso dettagli dolorosi della sua infanzia, rivelando gli abusi del padre, sia su di lui che su sua madre, ma anche del nonno verso la nonna.
Quest’ultima, dopo essere finita in coma per tre volte, ha abbandonato i suo figli per salvare la propria vita, un atto di cui Corona fa colpa solo alla società patriarcale. Queste parole hanno offerta una prospettiva intima sulla storia difficile dello scrittore e sulle sue idee politiche e sociali riguardo a questo delicato ma fondamentale tema.
Dipendenza e sostegno
Crescendo, Corona ha trovato rifugio nelle sue passioni – alpinismo, scrittura e scultura -, ma anche nell’alcol. Ha raccontato proprio di avere cominciato a bere a causa degli abusi del padre, ma questa abitudine si è poi trasformata in una dipendenza. Solo grazie all’amore per i quattro figli è riuscito a smettere e disintossicarsi.
Corona ha deciso di condividere il suo racconto come forma di sostegno alla causa femminista e alla lotta al patriarcato, della quale presente esistenza lo scrittore non ha dubbi. La sua storia è un monito ed un richiamo all’importanza di rompere il silenzio sulle questioni più oscure della vita.