Ora solare, abolizione definitiva: la scelta dell’Italia | Questa sarà l’ultima data
Tra poche settimane dovremo ricordarci di spostare le lancette indietro di un’ora, ma potrebbe essere l’ultima volta.
Il dibattito riguardo l’abolizione dello spostamento delle lancette avviene puntualmente due volte l’anno, in corrispondenza dei passaggi fra ora legale ad ora solare, e viceversa; eppure, non sembrano esserci dei passi in avanti significativi su questo argomento. Come mai l’Europa – e tanti altri Paesi nel mondo – è rimasta così legati a questa tradizione?
L’ora legale è nata durante la Prima guerra mondiale come metodo di risparmio sull’energia: spostando le lancette e garantendo un’ora di luce aggiuntiva alla sera, in tutto il Paese si sarebbero tenute le illuminazioni spente per un’ora in più, facendo risparmiare cittadini e, soprattutto, lo Stato stesso. Quei soldi erano preziosi per i costi del conflitto e della gestione del Paese.
Ma ora che più di un secolo è passato dalla Grande guerra, cosa ci lega indissolubilmente alla pratica di spostare le lancette? Se ne è parlato diffusamente e sono anche stati condotti studi e ricerche sulle conseguenze di ora legale ed ora solare, conseguenze difficili da ignorare e che coinvolgono economia, salute e sicurezza stradale.
L’imminente cambio fra ora legale ed ora solare potrebbe essere l’ultimo – così come quello precedente, verrebbe da pensare – ma è importante capire perché è fondamentale prendere una decisione rapida e definitiva sull’argomento, basandosi su ricerche fondate e sulle necessità dei cittadini.
Le conseguenze dell’ora solare
Tanti studi condotti sia negli Stati Uniti che in altri Paesi europei hanno dimostrato l’impatto di questa pratica sulla vita di tutti i giorni e non solo. Partendo dall’ora solare (quella invernale, con maggiore buio), troviamo subito un’influenza netta nella socialità e nella salute mentale delle persone, che beneficiano dalla luce solare in termini di umore.
Questo vale soprattutto per i Paesi più a nord dell’emisfero boreale, dove la luce scarseggia di per sé e l’ora solare la rende ancor più rara. L’ora solare intacca anche l’economia, in quanto è dimostrato che le persone siano meno propense ad uscire di casa in condizioni di buio e quindi spenderanno meno presso negozi, bar, ristoranti e così via.
Le conseguenze dell’ora legale
L’ora legale potrebbe sembrare quindi la soluzione, ma anche qui ci sono problemi. Togliere luce al mattino aumenta il rischio di incidenti d’auto (così come l’ora solare ne aumenta il rischio alla sera), ma influenza anche il consumo di energia – tema importantissimo ad oggi – ed il sonno: pare che un orario diurno dilungato accorci il sonno fino a 19 minuti. Insomma, nessuna delle due decisioni è senza macchia.
In attesa che l’UE prenda una decisione riguardo l’abolizione della pratica e su quale ora mantenere, prepariamoci al prossimo cambiamento di orario: questo avverrà all’indietro nella notte fra il 28 ed il 29 ottobre, quindi dalle 3 di notte alle 2; dormiremo un’ora in più, ma farà buio molto presto. E chissà che non sarà l’ultima volta che dovremo mettere mano alle lancette.