Alessio Sakara: il pestaggio feroce e l’omicidio | La dichiarazione del pugile

Alessio Sakara
Alessio Sakara

Il campione italiano di MMA è stato ascoltato riguardo alla rissa violenta accaduta per le strade laziali che hanno portato al morto.

MMA, Mixed Martial Arts, vale a dire le arti marziali miste, sono uno sport da combattimento a contatto e il maggior esponente per il nostro paese è Alessio Sakara. Quest’uomo di 42 anni pratica l’MMA praticamente da tutta la sua vita. A 12 anni ha fatto il suo primo incontro di boxe e a 17 anni ha guardato una videocassetta riguardante l’MMA, appassionandosi subito a questa disciplina.

Da diversi anni, Sakara si reca presso numerose scuole per parlare del tema dei bulli e del bullismo e cercare di dissuadere i papabili bulletti a non intraprendere questa strada. Inoltre, spiega e promuove l’MMA, dando delucidazioni riguardo ala disciplina sportiva. Ma Alessio non è soltanto sport.

Infatti, l’uomo è stato sposato per sei anni (dal 2012 al 2018) con Adele e la coppia ha avuto anche due figli: Marcus Valerian e Leonidas Valerian. Dopo la fine del matrimonio, Sakara ha ritrovato l’amore grazie a Raffaella Mennoia, autrice di Temptation Island, Uomini e Donne ed altro ancora. Sakara è anche entrato nel mondo dello spettacolo grazie al talent show di Canale5 Tu Sì Que Vales.

Il programma tornerà in onda con la sua decima edizione domani, ovvero sabato 23 settembre, e per la conduzione sono stati confermati nuovamente Martìn Castrogiovanni, Alessio Sakara e Giulia Stabile. Inoltre, sempre domani 23 settembre, il campione di MMA sarà ospite nella trasmissione condotta da Silvia Toffanin su Canale5, Verissimo.

Il pestaggio e l’omicidio

Malgrado tutti gli sforzi di Alessio a promuovere e spiegare il suo sport, l’MMA viene usato ancora oggi per fare del male, finendo anche con l’uccidere delle persone. Com’è successo circa tre anni fa a Colleferro, dove una rissa tra ragazzi è sfociata in un omicidio di uno di loro proprio a causa dell’utilizzo sbagliato dell’MMA.

Il campione italiano è stato chiamato in causa per parlare e fargli delle domande in merito all’omicidio di Willy Monteiro Duarte accaduto come risultato della rissa scoppiata tra i giovani. È stato chiesto a Sakara di commentare la vicenda e l’uomo ha risposto: “Un campione di MMA non si permetterebbe mai di combattere per strada. Adesso lo sport è finito sotto attacco. Da anni combatto contro il cliché che ci etichetta come pitbull”.

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Alessio Sakara

Le dichiarazioni di Alessio Sakara

Ad Alessio è stato domandato che cosa direbbe ai ragazzi arrestati dopo la rissa, tra i quali ci sono anche due lottatori di MMA molto noti, ovvero Gabriele e Marco Bianchi. Sakara ha affermato: “Mi dissocio da queste persone, da atleta e da padre. Ripeto, qui l’unico ad avere dimostrato di essere un uomo è Willy perché stava difendendo un amico”.

Alessio Sakara ha commentato circa un’affermazione che sosterrebbe il fatto che l’MMA rischia di venire etichettato come sport mortalmente pericoloso e di finire sotto processo con queste parole: “In Italia sono ambasciatore di questo sport […]. Non esiste che un gruppo di pusillanimi ammazzi un ragazzo e il capro espiatorio diventi l’MMA”.