Toto Cutugno: la canzone “L’italiano” non era sua | Lo scandalo dieto il successo
La dipartita di Toto Cutugno ha fatto riemergere la sua canzone più celebre, “L’italiano”: ecco la storia di questo intramontabile brano.
È scomparso Toto Cutugno, ma la sua eredità artistica rimarrà viva per molti anni. Cantante, compositore, paroliere e conduttore televisivo italiano, è stato un artista completo che ha segnato la storia della musica italiana.
Durante tutti questi anni, nessuno aveva mai dimenticato la sua canzone “L’italiano”: è sempre rimasta sullo sfondo, a testimoniare la grandezza dell’artista che l’ha scritta.
Toscano, classe 1943, l’italiano vero per eccellenza è scomparso lo scorso 22 agosto all’ospedale San Raffaele di Milano a causa di una lunga malattia che non gli ha lasciato scampo. Aveva appena compiuto 80 anni. Ma chi era Totò Cutugno e cosa l’ha mosso a scrivere la sua canzone più celebre?
Toto Cutugno, l’italiano vero: la carriera
La sua carriera inizia come batterista insieme i gruppi musicali Toto & i Rockers e Ghigo e i Goghi durante la prima metà degli anni ‘60. Poco più tardi fonda Toto e i Tati e successivamente gli Albatros, con cui metterà alla prova le sue qualità vocali anche sul palco di Sanremo. Il percorso da solista inizia nel 1976: le prime uscite passano inosservate, ma il vero successo arriva con il brano “Donna donna mia”, che diventa anche la sigla del programma di Mike Bongiorno, Scommettiamo?.
Toto Cutugno non era solo un cantante, ma soprattutto un paroliere: la sua capacità compositiva gli ha permesso di scrivere brani intramontabili per artisti del calibro di Adriano Celentano, amico di una vita, che in seguito alla sua scomparsa ha ammesso: “Avrei dovuto cantate L’italiano”.
La vera storia dietro il celebre brano
La composizione della canzone risale al 1981. Non tutti sanno che, inizialmente, il brano era stato pensato per Celentano, che avrebbe dovuto interpretarla. Il Molleggiato, però, non accettò di inciderla, perdendo un’incredibile occasione. Oggi rimane solo il rimpianto di non aver accolto quel dono inestimabile.
Lo stesso Celentano ha spiegato i motivi del rifiuto in un lungo post su Instagram: “Ciao Toto! …Ricordo che eravamo in macchina… Una Cinquecento credo, e tu insistevi perché io incidessi “L’italiano”. Una superbomba appena ultimata la notte prima che ci vedessimo. ‘Non ho dormito tutta la notte’ – mi dicesti – ‘pensando al successo che faremo, tu come interprete, e io come autore’, il brano era davvero FORTE!!!”.
Eppure, le cose non sono andate come sperava Toto Cutugno. Sarebbe stato uno scandalo sapere che Celentano aveva rifiutato, ma forse era destino che dovesse essere lui stesso a interpretare il suo brano migliore, quello che l’ha reso grande nel mondo.