Stan Lee, leggenda del mondo del fumetto americano, sarebbe dovuto apparire così in Guardiani della Galassia Vol. 3.
Le storie ed i personaggi che hanno dato vita al MCU e hanno divertito milioni e milioni di persone sul grande schermo si devono in gran parte anche a Stan Lee. Approdato al mondo dei fumetti nel 1939, Lee divenne progressivamente sempre più influente fino a diventare presidente e direttore editoriale dei Marvel Comics, lasciando dietro di sé una quantità di personaggi e storie davvero enorme.
Lee è la mente dietro Captain America, i Fantastici Quattro, Hulk, Thor, Iron Man, gli X-Men, Daredevil (insieme a Bill Everett), Dottor Strange e Spider-Man (gli ultimi due insieme a Steve Ditko). Questo curriculum leggendario è reso ancora più importante dall’introduzione da parte di Lee della formula “supereroi con superproblemi”, ovvero la creazione di personaggi tanto forti quanto vulnerabili, rendendoli quindi più umani e facili da raggiungere empaticamente dai lettori.
Stan Lee nel Marvel Cinematic Universe non ha mai ricoperto ruoli fondamentali, né dietro né davanti la macchina da presa, ma ciononostante ha partecipato a tutti i film Marvel dal 1989 al 2019, con l’ultima apparizione postuma avvenuta in Avengers: Endgame. Senz’altro se non fosse stato per la sua scomparsa il 12 novembre 2018, Lee avrebbe continuato a fare cameo; James Gunn racconta infatti il cameo che aveva scritto per Lee in Guardiani della Galassia Vol. 3.
Gunn aveva scritto la parte prima della scomparsa del fumettista ma, al contrario di Captain Marvel e Avengers: Endgame, non ebbe tempo di filmarla. Lo stesso Gunn finì quindi per interpretare il ruolo, ovvero quello dell’esperimento Lambshank. La creatura è un insieme di carne male assemblata che viene liberata dai Guardiani assieme agli altri esperimenti dell’Alto Evoluzionario e che presenta un viso orrido ottenuto unendo filmati di Gunn alla computer grafica. Lambshank avrebbe dovuto invece essere interpretato da Stan Lee.
Stan Lee era precedente apparso anche in Vol. 1 e Vol. 2 della trilogia dedicata ai supereroi cosmici ed aveva interpretato un donnaiolo residente a Xandar nel primo film ed un astronauta nel secondo. Questi ruoli non hanno niente a che vedere con Lambshank però, che ci avrebbe mostrato il fumettista come non lo avevamo mai visto.
Sarebbe stato orridamente divertente vedere Lee in un cameo del genere, probabilmente il più mostruoso della sua carriera, ma riusciamo a trovare anche una certa poetica nel modo in cui sono infine andate le cose. Lee è apparso per l’ultima volta in Avengers: Endgame, il film considerato da tutti il picco più alto raggiunto dal MCU come universo narrativo intrecciato. Concludere la propria carriera di cameo con un qualsiasi altro film, anche uno molto apprezzato come Guardiani della Galassia Vol. 3, non sarebbe stato altrettanto poetico.
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