Marta Fascina cacciata di casa dai figli di Berlusconi | Ecco perché
La famiglia Berlusconi toglie a Marta Fascina la casa tanto ambita: ecco cosa sta succedendo dopo la morte di Silvio.
La morte del Cavaliere ha sconvolto il mondo intero, perché è venuta a mancare una colonna portante dell’economia e dell’imprenditoria italiana. In famiglia, però, non c’è più tempo per le lacrime: pensa già all’eredità e a quello che Silvio Berlusconi ha lasciato scritto nel suo testamento.
É stato aperto pochi giorni fa il testamento di Silvio Berlusconi e ha riservato non poche sorprese: il lascito più atteso era quello destinato alla sua ultima compagna Marta fascina, che l’ha accompagnato negli ultimi anni di vita.
Al centro dei dibattiti è finita la gestione della Villa San Martino, ad Arcore, la dimora in cui Silvio Berlusconi ha passato molti anni della sua vita e da cui i figli non vogliono separarsi per nessun motivo al mondo.
La drastica decisione dei figli
Si parlerà ancora per molto dell’eredità lasciata da Silvio Berlusconi: dopo la sua scomparsa il 12 giugno presso l’ospedale San Raffaele di Milano si attendeva solo l’apertura del testamento. Un grande enigma però rimane la sua Villa d’Arcore: l’immobile rappresenta un pezzo di storia della famiglia Berlusconi ed è per questo che i figli vogliono continuare a sfruttarla per rendere omaggio al loro papà. Questa decisione però si scontra con la realtà: Marta Fascina, infatti, ha vissuto lì questi ultimi anni e quindi sarebbe costretta ad andare via di casa per via dei figli.
Secondo quanto riferito da Il Messaggero, i Berlusconi sarebbero intenzionati a tenere la Villa ad Arcore come una specie di reliquia. Questo vuol dire che non si fermeranno davanti a un no di Marta Fascina, che potrebbe essere costretta a lasciare per sempre quella che è stata la casa dei suoi ultimi anni con Silvio Berlusconi.
Il futuro di Villa San Martino
L’idea della famiglia è quella di creare un vero e proprio museo, un parco a tema e una fondazione a suo nome. Insomma, un vero e proprio percorso finalizzato a ripercorrere le orme della sua vita: dalla discesa in campo politico, fino all’accordo con il Monza.
Secondo il quotidiano romano, la decisione non coinvolgerebbe soltanto i figli, ma anche i nipoti e gli amici più stretti che vorrebbero diventare membri della fondazione. Anche Marta Fascina potrebbe ricoprire un ruolo di spessore in questo contesto, ma rimane il dubbio sulla dimora: nel caso la Villa d’Arcore diventasse veramente un museo, dove andrà a vivere la vedova? Sarà veramente cacciata da casa sua? Non resta che attendere e scoprire che decisione prenderanno i figli di Silvio Berlusconi.