The Witcher 3: l’ultima corsa di Henry Cavill nel ruolo dell’amato antieroe | Recensione
Stiamo per dire addio a Henry Cavill nel ruolo dell’amato antieroe e cacciatore di mostri, ma la trama ci dice che lo supereremo.
La tersa stagione di The Witcher è arrivata sugli schermi con diverse perplessità, non soltanto perché questa sarebbe stata l’ultima di Cavill nei panni dello scontroso cacciatore di mostri Geralt di Rivia prima di lasciare il posto a Liam Hemsworth dalla quarta stagione con alle spalle una carriera non troppo sfavillante.
Ma anche perché la seconda stagione della serie non aveva trovato grande consenso da parte di pubblico e critica, tanto che il produttore ha precedentemente detto che confidava che le persone rimanessero affezionate al progetto per il suo storico.
Il pubblico è affezionato al personaggio proprio perché interpretato da Cavill, con quel suo modo di interpretarlo burbero e testardo, provo di umorismo ma da cui tutti cercano approvazione, il suo successore dovrà fare un grande lavoro per riuscire a farcelo dimenticare.
Intanto però abbiamo iniziato quest’ultimo viaggio ritrovando Geralt in fuga insieme alla sua famiglia ritrovata nei primi cinque episodi che compongono la prima parte della terza stagione.
Cosa succede in The Witcher 3
Geralt ha ancora sotto la sua protezione la principessa Ciri la quale sta ancora cercando di tirare fuori il massimo dei suoi poteri psichici e magici con l’aiuto della truffatrice ma affascinante maga Yennefer di Vengerberg, mentre cercando di portare avanti l’addestramento della giovane, spostandosi fa un rifugio all’altro, il trio viene continuamente interrotto da banditi che li stanno cercando.
Questo succede perché al centro della vicenda non c’è quello che dovrebbe essere il protagonista, ovvero Geralt, ma la principessa Ciri accerchiata da tutti quelli a cui è stato detto che il loro destino può essere salvato solo da lei, come per esempio gli elfi. Praticamente in questa terza stagione viene messa in pratica la tecnica di sfruttare le nuove capacità della giovane per far ruotare la storia intorno a lei, come nella stagione precedente era stato per il suo addestramento. Soltanto che ci si continua ad aspettare il grande evento che, alla fine, non arriva mai dove vediamo tanto potenziale ma ancora poca azione e questo dopo ben due stagione e mezzo.
Si fa strada nella trama Yennefer
Il ruolo quasi principale di questa terza stagione sembra voler essere assegnato alla maga Yennefer, la quale diventa una stratega politica e il suo ruolo, insieme alle vecchie amiche di Aretuza, diventano centrali per quello che sembra un complotto per preparare una guerra devastante o una duratura pace. In tutto questo a essere oscurato è proprio Geralt, cose se il suo esserci ma non esserci sia un sintomo di quello che sta per accadere, l’addio dell’attore.
La grande trama legata alle strategie pone la necessità di diverse scene in cui i personaggi raccontano quello che sta accadendo o si lamentano di quello che è appena successo ma la storia non viene davvero approfondita, però l’insieme è davvero divertente. Soprattutto il regno di Redania e il suo re folle controbilanciato anche dal fratello minore playboy Radovid che ha cambiato totalmente carattere e ci ha regalato una sottotrama inaspettata ma deliziosa.
The Witcher non si sottrae alla sua stranezza
Quello che maggiormente è apprezzabile è che la serie non si tira mai indietro dalle sue stravaganze tra trasgressione e orrore, come nella scena in cui Geralt combatte contro un gigantesco mostro simile a un granchio con arti fatti di teste di dinne decapitate e fuse insieme, per non parlare dell’armadillo cattivo nel labirinto e un orribile rettile che attacca un gruppo di suonatori.
Insomma, se non si perde in questioni complesse che poi non riesce a portare a termine adeguatamente, la serie continua a mantenere il suo fascino e quella dose di gore che non guasta mai, quello che ci si chiede è se sarà davvero capace di sopravvivere quando Henry Cavill, che ha dato forma al meraviglioso personaggio, non ci sarà più. Sicuramente la serie ha messo tanta carne al fuoco e se saprà sfruttarla a dovere, probabilmente, riuscirà anche a superare l’ostacolo.