Silvio Berlusconi non può essere sepolto, Mausoleo non in regola | Parla la legge
Il monumento sepolcrale costruito dallo scultore Pietro Cascella ad Arcore non ha i permessi per ospitare i defunti.
Lo scorso 12 giugno Silvio Berlusconi è deceduto nell’Ospedale San Raffaele dove era ricoverato da diverso tempo a causa di una grave malattia diagnosticatagli, ovvero la leucemia mielomonocitica cronica. I funerali si sono tenuti ieri, mercoledì 14 giugno, presso il Duomo di Milano e la salma verrà cremata in Piemonte.
All’interno del parco della sua Villa San Martino ad Arcore, Berlusconi aveva fatto costruire dallo scultore Pietro Cascella un enorme mausoleo per ospitare i cari estinti. Tuttavia, la tomba monumentale è ancora oggi disabitata. L’ex Presidente del Consiglio ha fatto erigere questa costruzione nel 1993.
Al centro della scultura si erge un sarcofago bianco realizzato per Silvio stesso, mentre all’esterno della scultura possiamo notarne un’altra, di foggia astratta e in marmo bianco, che raffigura le Alpi Apuane. Inoltre, il mausoleo ha anche una scala in travertino che conduce all’interno del sepolcro. Qui troviamo un vestibolo ed una porta scorrevole in pietra che porta al corridoio che conduce alle tombe.
All’interno del mausoleo non vi è nessun corpo riposante. Infatti, sia il padre Luigi, morto nel 1989, che la madre Rosa, deceduta nel 2008, sono entrambi sepolti al cimitero Monumentale di Milano, uno a fianco all’altra. Perché ancora oggi il monumento sepolcrale non ospita nessun deceduto? Perché non ha i dovuti permessi per farlo.
La spiegazione del motivo per il quale il mausoleo di Berlusconi è ancora vuoto
Il monumento tombale è ancora oggi vuoto perché la legge attuale non ne permette l’uso. E, per il momento, al sindaco di Arcore, Maurizio Bono, non sono arrivate richieste in merito. Qualche anno fa, è stato Emilio Fede a fornire una spiegazione circa l’inutilizzo del mausoleo. Il giornalista ha così commentato l’evento:
“Non si possono seppellire i morti fuori dal cimitero e infatti anche sua mamma, Rosa, ora riposa al cimitero Monumentale nella tomba di famiglia accanto al marito, Luigi”. Il Corriere della Sera aveva comunicato che Berlusconi aveva fatto costruire il mausoleo per familiari ed amici stretti.
Il desiderio di Silvio Berlusconi per il suo aldilà
Emilio Fede aveva anche aggiunto a Silvio sarebbe piaciuto far parte del gruppo dei pochi ammessi al monumento. Insieme a lui, l’ex Premier voleva anche Fedele Confalonieri e Marcello Dell’Utri. Invece, qualcuno aveva rifiutato la proposta del leader politico.
A dire di no all’invito macabro di Silvio Berlusconi è stato Idro Montanelli che, a quei tempi, era il direttore del Giornale. Montanelli ha declinato l’offerto dell’ex Presidente del Consiglio con queste esatte parole: “Domine non sum dignus” che, tradotte dal latino, significano “Signore, non sono degno”.