Salvo Sottile: terribile attentato, dopo l’esplosione nessuno gli crede | Situazione devastante
Il giornalista Salvo Sottile ripercorre le tappe della sua carriera: il terribile giorno in cui non è stato creduto.
Salvo Sottile, giornalista e conduttore televisivo italiano, ha iniziato la sua carriera giornalistica lavorando per diverse testate giornalistiche. Nel corso degli anni, ha sviluppato una particolare attenzione per il giornalismo d’inchiesta e l’approfondimento dei temi legati alla criminalità organizzata.
La sua notorietà è aumentata grazie alla sua partecipazione a trasmissioni televisive di successo. Notato da Enrico Mentana nel 1992 approda in Fininvest come “informatore” dalla Sicilia. Successivamente, Salvo Sottile ha condotto diverse altre trasmissioni televisive di successo, tra cui “Quarto Grado”. In queste trasmissioni, ha continuato a trattare temi legati alla cronaca nera, alla giustizia e alla criminalità, diventando un punto di riferimento per il giornalismo investigativo in Italia.
Salvo Sottile è noto per la sua abilità nell’intervistare persone coinvolte in casi di cronaca complessi, mantenendo un approccio obiettivo e rispettoso. Ha dimostrato una particolare sensibilità nei confronti delle vittime di reati e si è adoperato per dare loro voce e visibilità.
Oltre alla sua attività televisiva, Sottile ha anche scritto diversi libri, tra cui “Toto Riina. Storie segrete, odii e amori del dittatore di Cosa Nostra”, condividendo le sue esperienze di giornalista investigativo e ha offerto un punto di vista personale sulla lotta alla criminalità organizzata. Salvo Sottile è considerato uno dei giornalisti più rispettati e autorevoli nel panorama italiano. La sua dedizione e il suo impegno nell’informare il pubblico su questioni di grande rilevanza sociale gli hanno garantito un ampio seguito di spettatori e lettori.
Salvo Sottile e la Strage di Capaci
Durante il programma I Fatti Vostri, condotto insieme ad Anna Falchi, Sottile ha voluto raccontare alcuni momenti significativi della sua carriera, compresi quelli più divertenti a soli 19 anni. In particolare, è un episodio che è ancora fresco e indelebile nella sua memoria: la strage di Capaci.
Ciò che di quel ricordo gli è rimasto più impresso è il fatto terribile di non essere stato creduto, quando da inviato aveva rivelato le prime notizie sull’accaduto, momento coincide proprio con la svolta della sua carriera avvenuta proprio in quel periodo storico. In un’intervista per il settimanale Gente sottolinea proprio questo punto, insistendo su come nessuno gli abbia creduto compreso Enrico Mentana, dal momento che non erano state pubblicate notizie dalle agenzie.
Il ricordo indelebile di Sottile
Così Salvo Sottile ha raccontato di essersi recato sul luogo dell’esplosione proprio il giorno dell’assassinio di Giovanni Falcone. Dopo aver ottenuto le necessarie conferme dalle autorità, ha chiamato Enrico Mentana per realizzare un’edizione straordinaria. Nel corso degli anni, Salvo si è occupato di numerosi eventi tragici nel nostro paese, tra cui la strage di via d’Amelio, e ha documentato molti crimini mafiosi come inviato del Tg5.
Nel frattempo, ha anche partecipato a programmi di intrattenimento e infotainment. Ha avuto un matrimonio seguito da una separazione. Inoltre, su Gente, non poteva non menzionare suo padre Giuseppe, un grande giornalista a sua volta: “Il mio è stato un padre importante” ha detto “non mi ha mai portato ad una partita di calcio o al cinema perché lui viveva solo del suo lavoro”.