Francesco Nuti: le parole agghiaccianti della figlia | Confessione da brividi
Il 12 giugno scorso è morto a Roma l’attore di Prato che ha dato un notevole contributo alla commedia italiana.
Francesco Nuti aveva 68 anni quando, lo scorso 12 giugno, è deceduto presso la clinica dov’era ricoverato da diverso tempo. A divulgare la notizia è stata sua figlia Ginevra che, per l’occasione, ha voluto ringraziare tutto lo staff medico e, soprattutto, l’equipe di Villa Verde a Roma. I funerali si terrano oggi, giovedì 15 giugno, nella Basilica di San Miniato al Monte, a Firenze e in forma privata.
La famiglia di Nuti ha chiesto, tramite l’agenzia di comunicazione Galli Torrini, che le persone rispettino il loro momento di lutto e di grande dolore e, per questa ragione, non hanno rilasciato nessuna dichiarazione. Inoltre, Francesco è deceduto lo stesso giorno in cui è morto anche Silvio Berlusconi quindi il loro desiderio di essere lasciati in pace è stato acconsentito.
Nel 2017, Ginevra ha compiuto diciott’anni e ha deciso di diventare la tutrice legale del proprio padre dopo l’ennesimo incidente grave in cui è incorso. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la Nuti ha commentato con queste parole la sua scelta: “Francesco è e sarà sempre il mio papà anche se non può più parlare, muovere le mani e camminare ed è giusto che mi occupi di lui”.
Francesco Nuti è nato a Firenze il 17 maggio del 1955 ed ha sempre avuto la passione per l’arte, la musica e il cinema. Intorno alla fine degli anni ’70, Francesco è entrato a far parte del trio cabarettistico dei Giancattivi, gruppo già composto da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Il trio ha preso parte a noti programmi tv e radio come, ad esempio, Non stop e Black Out.
Gli anni d’oro del grande schermo
I Giancattivi hanno fatto il loro esordio cinematografico nel 1981 con il film Ad ovest di Paperino, diretto dallo stesso Benvenuti, dove viene riproposto gran parte del repertorio dello storico trio di cabarettisti. Nel 1982, Nuti ha lasciato il gruppo e si è dedicato al cinema in solitaria, recitando in alcuni film diretti da Maurizio Ponzi come sceneggiatore ed attore protagonista.
Tra questi ricordiamo Madonna che silenzio c’è stasera, del 1982, Io, Chiara e lo Scuro e Son contento, usciti entrambi nel 1983. Tre film che hanno dato a Nuti una grande notorietà, soprattutto Io, Chiara e lo Scuro, dove recita nella parte di Francesco Piccioli e gli ha permesso di vincere il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior attore protagonista.
Il flop cinematografico e gli incidenti
Dopo gli anni d’oro dei suoi film, dalla seconda metà degli anni ’90 Francesco ha visto precipitare il consenso del pubblico per i suoi film. Questo lo ha portato a rifugiarsi nell’alcol, facendolo sprofondare nella depressione. Inoltre, Nuti ha tentato anche di suicidarsi per ben due volte. Dopo queste profonde delusioni, l’attore toscano ha vissuto una vita molto travagliata.
Infatti, Francesco Nuti ha avuto due gravi incidenti domestici che lo hanno costretto su una sedia a rotelle, senza più la capacità di parlare o di muoversi come faceva prima. Il primo incidente è successo nel 2006, finendo per avere un ematoma cranico che lo ha fatto stare in coma per quattro mesi. Il secondo incidente lo ha avuto nel 2016 e in entrambi i casi si è trattato di cadute domestiche.