Leucemia mielomonocitica cronica cos’è la malattia che ha ucciso Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi è morto per leucemia mielomonocitica cronica, ma di cosa si tratta esattamente? Ecco cos’è.
La notizia della morte dell’ex premier Silvio Berlusconi sta rapidamente facendo il giro del globo, i messaggi di cordoglio stanno arrivando moltissimi leader politici sia italiani sia internazionali, i social sono invasi di commenti tra dolore e ironia, sicuramente il fondatore di Forza Italia ha creato una spaccatura nel Paese tra chi lo ama e chi lo odia, in qualsiasi caso resterà nella storia per essere stato uno dei più grandi comunicatori e personaggi influenti.
Scomparso oggi, lunedì 12 giugno alle 9,30 del mattino, Berlusconi era stato ricoverato nella giornata di venerdì scorso per sottoporsi a dei controlli di routine già programmati in seguito alla malattia di cui da tempo soffriva, la leucemia mielomonocitica cronica.
Già dal suo ricovero le condizioni sono apparse critiche, più passavano le ore e più saliva la preoccupazione fino a che nella giornata di oggi le condizioni di salute sono del tutto precipitate facendo scattare l’allarme rosso che ha poi portato al suo decesso. I suoi famigliari più stretti sono corsi al suo capezzale appena dall’ospedale hanno avuto un terribile bollettino.
Molti adesso si chiedono che cosa sia la terribile malattia che ha colpito Silvia Berlusconi e per cui ha combattuto fino alla fine dei suoi giorni: la leucemia mielomonocitica cronica.
Cos’è la leucemia mielomonocitica cronica
La leucemia mielomonocitica cronica (LMMC) è una patologia legata al sangue che nella maggior parte dei casi colpisce le persone anziane, ma entriamo nel dettagli per capire anche le cure necessarie. Silvio Berlusconi si trovava ricoverato all’ospedale San Raffaele ed era seguito dal professor Alberto Zangrillo, direttore dell’Unità operativa di Anestesia e rianimazione generale dell’ospedale San Raffaele, con il Cavaliere aveva un un rapporto di amicizia molto stretto da oltre 30anni.
Professore ordinario di Anestesia e rianimazione, prorettore dell’università per le attività cliniche, referente direzionale delle aree cliniche del San Raffaele. Tra le mansioni di Zangrillo anche quella di membro del Comitato esperti per lo sviluppo del Sistema sanitario lombardo oltre a sedere nel Comitato scientifico del Centro controllo malattie nazionali del Ministero della Salute.
In cosa consiste la leucemia mielomonocitica cronica
Gli esperti nel settore affermano che la leucemia mielomonocitica cronica sia eterogenea e colpisca in prevalenza persone con un’età avanzata, quando si presenta nella sua forma displastica si hanno subito sintomi di anemia e neutropenia, quando invece la sua forma è proliferativa abbiamo un numero elevato di globuli bianchi.
La cura di questa malattia è molto complessa, gli stessi medici hanno a disposizione alcuni farmaci specifici e si focalizzano sull’utilizzo di questi per cercare di trovare la cura più funzionale a seconda dei casi, tra questi troviamo gli inibitori delle tirosin chinasi. Per curare questo male, rispetto ad altre malattie di questo genere, si tengono in considerazione la chemioterapia e il trapianto di cellule staminali, che solo in rarissimi casi posso essere utilizzate. La malattia diventa davvero grave quando la leucema mielomonocitica cronica diventa leucemia mieloide acuta, si tratta di una patologia davvero rara che a oggi in Italia colpisce circa 2 persone ogni 100mila abitanti.