Le 7 domande a cui la saga di Ritorno al futuro non ha mai dato una risposta
La trilogia di Robert Zemeckis sarà anche iconica ma non è rimasta esente dai problemi che sorgono coi viaggi nel tempo.
Ritorno al futuro è uno dei franchise più iconici degli anni Ottanta, figlio dei fenomeni cinematografici popolari chiamati blockbuster e nati appena un decennio prima grazie a Steven Spielberg ed al suo Lo squalo – non è ovviamente un caso che dietro a Ritorno al futuro ci sia la Amblin Entertainment di Spielberg. La saga ha creato personaggi, citazione e un immaginario conosciuto e ricordato da tutti, che va dalla DeLorean all’hoverboard, dal gilet rosso alla tuta bianca di Doc.
Nonostante questo straordinario successo, sia immediato che negli anni, Ritorno al futuro come saga non si è salvata dall’anatema che colpisce molte delle storie che trattano di viaggi nel tempo, ovvero le conseguenti incongruenze narrative. Questi piccoli buchi di trama non influiscono sul valore dell’opera ma fanno comunque sorgere dei dubbi nello spettatore circa questa o quella dubbia circostanza.
7. George e Lorraine non riconoscono “Calvin Klein”
Nel primo capitolo della trilogia conosciamo Marty McFly, ragazzo diciassettenne che vive ne l 1985 ma che, a causa della macchina del tempo creata dal suo bizzarro amico Doc Brown, finisce nel 1955. Lì Marty deve assicurarsi che i genitori George e Lorraine finiscano insieme e concepiranno Marty stesso, ma nel compiere questa missione il ragazzo conosce personalmente coloro che saranno i suoi genitori e vi si presenta come Calvin Klein. Ciononostante quando George e Lorraine avranno Marty nel futuro non riconosceranno nel figlio l’uomo che conobbero nel 1955 e che li aiutò a mettersi insieme.
6. Cosa ha causato l’incendio della casa di Doc?
La situazione socio-economica di Emmett Brown fra il 1955 e il 1985 è piuttosto diversa. Se nel presente facciamo la conoscenza di un Doc che lavora in un piccolo garage ed è alla canna del gas, conducendo una vita da “scienziato pazzo” emarginato, trent’anni prima Brown viveva invece in una bellissima villa. Quest’ultima è raffigurata in un ritaglio di giornale che Doc sfoggia nel 1985 e che riporta l’incendio che l’ha rasa al suolo. Come e da chi la villa è stata distrutta, e perché Doc conserva il giornale come un trofeo?
5. Perché Doc non ha venduto – o sfruttato – il Mr. Fusion nel 1985?
Nel secondo capitolo Marty visita il lontano futuro del 2015 – sigh, il tempo vola – e Zemeckis approfitta per inserire tutta una serie di congegni futuristici nel film. Fra questi troviamo Mr. Fusion, una macchina capace di convertire i rifiuti in carburante, che viene usata dal duo protagonista per alimentare la DeLorean e che torna insieme a loro nel 1985. Un dispositivo del genere avrebbe valso una fortuna a Doc a quaranta anni prima della sua invenzione, o quantomeno sarebbe stato utile come oggetto di studio e smaltimento, ma Doc deve essersene dimenticato.
4. I mandati di Nixon e la guerra in Vietnam
In Ritorno al futuro – Parte II visitiamo una versione del 1985 dove Biff Tannen ha fatto una fortuna grazie all’almanacco che Marty e Doc dovranno poi recuperare per ripristinare il continuum spazio-temporale. In quella linea temporale ci sono altre bizzarrie: Richard Nixon è al suo quinto mandato come Presidente e la guerra del Vietnam è ancora in corso. Da cosa derivano questi cambiamenti drastici della politica degli USA? La domanda qui ha forse la pretesa troppo grande di voler dare una spiegazione ad una semplice battuta umoristica sulla presidenza Nixon.
3. Il paradosso delle due DeLorean nel 1885
In Ritorno al futuro – Parte III la storia si sposta nuovamente nel passato, ma ben prima del passato conosciuto nel primo film. Infatti Doc viaggia nel 1885 e nasconde la sua DeLorean, che verrà ritrovata da Marty solo nel 1955 ed utilizzata dal ragazzo per tornare a sua volta nel 1885 e salvare il suo amico scienziato – danneggiando però la macchina nel viaggio. Secondo questo ordine di eventi però, una volta tornato al Far West ci dovrebbero essere due DeLorean, quella della linea temporale presente (1885) e quella arrivata dal futuro (1955), che in realtà sono la stessa auto. Questo paradosso non è mai discusso e la DeLorean rimane solo una.
2. Doc Brown avrebbe dovuto sapere della sua morte imminente
Il terzo capitolo della saga è quello che crea più paradossi per via della sovrapposizione di più viaggi e linee temporali. Il motivo per cui Marty viaggia nel 1885 è per salvare Doc dall’attacco di un antenato di Biff Tannen, che avrebbe ucciso lo scienziato. Il Doc del 1955, che è una versione “passata” rispetto a quello che viaggia nel Far West (che è originariamente del 1985), viene a conoscenza del pericolo. Ora, se il continuum spazio-temporale non ci inganna, la conoscenza di un individuo nel passato dovrebbe trasferirsi anche al suo io futuro, ergo il Doc nel 1885 dovrebbe automaticamente sapere del pericolo che sta correndo. Pare che la conoscenza in Ritorno al futuro non abbia però la capacità di ripercorrere il tempo in senso inverso.
1. Come si sono conosciuti Marty e Doc?
Questa domanda non ha niente a che vedere con i paradossi temporali ma forse rimane la più affascinante. L’amicizia improbabile fra uno studente diciassettenne e un anziano scienziato ha funzionato perfettamente, ma non ha mai ricevuto una backstory. È probabile che l’essere entrambi “emarginati” dai propri gruppi sociali li abbia fatti avvicinare, con Marty appassionato dagli esperimenti folli di Doc e Doc incredulo di aver trovato uno spirito affine. Ma nonostante non avremo mai una risposta, il duo rimane il simbolo di una delle amicizie più belle e divertenti del cinema.