Il cast di The Watcher non conosce l’identità del “watcher” | La S2 lo svelerà
Murphy e Brennan hanno una fascinazione per il true crime e The Watcher, che nasceva come miniserie, avrà una Stagione 2.
The Watcher è una serie televisiva creata da Ryan Murphy e Ian Brennan e basata sulla vera storia di Derek e Maria Broaddus, una coppia che nel 2014 si trasferì in una casa da sogno in New Jersey ma finì per essere bersaglio di numerose lettere minacciose firmate da un soggetto noto solo come “The Watcher” (l’Osservatore). Queste lettere sono continuate ad arrivare fino al loro trasloco nel 2019, ma non si scoprì mai l’identità dello stalker – caratteristica rispecchiata nello show, che non rivela chi sia il colpevole.
The Watcher è nata come una miniserie Netflix di sette episodi nel 2022, stesso anno in cui lo stesso duo composto da Murphy-Brennan ha creato Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, altra miniserie targata Netflix che ha riscosso un successo strepitoso, soprattutto grazie all’inquietante interpretazione di Evan Peters come il Mostro di Milwaukee. The Watcher è stata però fortunata e dopo il suo debutto ha ricevuto un rinnovo per la seconda stagione: forse stavolta scopriremo l’identità del Watcher.
Le due star protagoniste non sanno chi sia l’Osservatore
I due protagonisti della serie sono i coniugi Nora e Dean Brannock, che insieme ai figli Ellie e Carter si trasferiscono in una villa a Westfield, New Jersey. Nora e Dean – che sarebbero i realmente esistiti Maria e Derek Broaddus – sono interpretati da due attori di alto livello come Naomi Watts (Mulholland Drive) e Bobby Cannavale (Broadwalk Empire – L’impero del crimine) ma i due hanno recentemente rivelato di non essere a conoscenza della vera identità dello stalker (quello della serie, ovviamente).
L’annuncio di una seconda stagione significa però che Murphy e Brennan hanno intenzione di distaccare la storia dai fatti reali e creare un vero e proprio drama in cui, prima o poi, l’identità dell’Osservatore salterà fuori. The Watcher perderebbe quindi la caratteristica “true” e rimarrebbe solo una serie “crime”.
L’identità ignota dello stalker è stata un bene per il cast
Sia Cannavale che Watts si sono espressi positivamente sulla scelta di lasciare l’identità dell’Osservatore un mistero in quella che ora è la prima stagione dello show. Bobby Cannavale dice di aver paragonato la realtà dei coniugi Brannock all’esperienza della pandemia vissuta da tutti noi: “Per me è sempre stata una metafora: perdita di controllo, perdita di potere, perdita di protezione”. In questo senso lo stalker diventa quasi un espediente come un altro per esplorare le reazioni umane.
Naomi Watts è dello stesso avviso, e dice: “Non lo sapevamo, e non lo sappiamo ancora. Lo adoro”. E ancora: “Mi piace come questa coppia […] si districa in questa situazione e poi si mettono l’uno contro l’altro”. Anche per Watts dunque The Watcher è meno una storia di true crime basata sullo stalker e più una storia di relazioni umane messe di fronte ad un problema che causa problemi, stress, ansia e che necessita di vicinanza per essere risolto.