6 possibili spin-off di Breaking Bad | Come tornerà l’universo di Walter White?
E se Better Call Saul non fosse il finale dell’universo nato con Breaking Bad? Ecco sei teorie per il futuro del franchise.
Better Call Saul ha riportato i fan di Breaking Bad nell’universo creato da Vince Gilligan e Peter Gould ma non senza una dose di scetticismo iniziale. Sebbene ad oggi ricordiamo la serie prequel come un’opera che arricchisce moltissimo la storia generale e che raggiunge dei livelli pari – se non superiori – a Breaking Bad, all’alba della sua premiere non c’era ancora così tanta fiducia negli showrunner e si pensava che Better Call Saul fosse un’operazione commerciale come tante per spremere soldi dalla serie madre.
Mai giudizio fu tanto errato. Better Call Saul ci ha regalato momenti indimenticabili ed ha sia espanso l’umanità dei personaggi che già conoscevamo come Mike, Gus o Jimmy stesso, sia introdotto nuovi personaggi che hanno conquistato il cuore degli spettatori. Ma ora che Better Call Saul è finita significa che è calato il sipario sull’intero franchise? Non è detto. Ci sono ancora molte storie che il team di Gilligan e Gould potrebbero raccontare, e queste sono le sei più discusse dagli appassionati.
La vita di Jesse Pinkman dopo El Camino
El Camino: Il film di Breaking Bad ha dimostrato che questi personaggi e storie funzionano anche nella formula cinematografica. Da alcuni considerato superfluo, El Camino ha invece fatto un eccellente lavoro a spiegare come una persona fisicamente e mentalmente distrutta dalla prigionia a bordo di una Chevrolet El Camino riesca a salvarsi dall’immensa caccia all’uomo che le autorità avrebbero dispiegato per catturarlo.
El Camino ha chiuso perfettamente la storyline di Jesse Pinkman e non si sente di certo il bisogno di un ulteriore spin-off che continui la sua storia. Detto questo, non possiamo neanche escluderlo. La sua vita in Alaska potrebbe essere sconvolta dall’incontro con qualche vecchio abitante di Albuquerque (come Jeff in Better Call Saul), oppure un Brock Cantillo cresciuto potrebbe decidere di rintracciare Jesse grazie alla lettera che questo gli ha fatto recapitare da Ed Galbraith.
Le origini di Gus Fring
Gus è uno degli antagonisti più carismatici della televisione degli ultimi anni e l’interpretazione di Giancarlo Esposito è stata premiata più volte a riprova di questo. Dopo aver avuto un ruolo di rilievo in Breaking Bad, Gus torna in Better Call Saul dove vediamo la sua faida segreta con i Salamanca e la nascita del sodalizio con Mike.
Ciò di cui sappiamo davvero poco è però la genesi del boss criminale Gus Fring. Il suo passato è stato accennato poche volte fra le due serie, principalmente da Hank durante l’interrogatorio a Gus, e da Gus stesso nel suo monologo ad un comatoso Hector. Inoltre, abbiamo il flashback visto nell’episodio di Breaking Bad, “Fratelli”. Fring, il suo passato, il suo rapporto con il chimico Max e la costruzione del suo impero sarebbero storie perfette per ampliare ancora di più questo iconico personaggio.
Il lavoro di Mike come poliziotto
Questo è un altro elemento di cui nonostante sentiamo parlare più volte, non abbiamo mai visto nulla. Appena prima di Better Call Saul, Mike abitava a Philadelphia dove ha lavorato per anni come poliziotto. Nel memorabile episodio “Poliziotti” di BCS, Mike racconta che lui come tutti i suoi colleghi era corrotto, ma che lui desiderava una carriera diversa per suo figlio Matty, anch’egli poliziotto. Questo ha portato infine all’omicidio di Matty e ad un senso di colpa devastante per Mike.
Il suo passato sarebbe senz’altro interessante. Potremmo scoprire cos’altro la sua corruzione ha causato, conoscere i suoi affetti e scoprire come ha acquisito così tante abilità formidabili. Nell’ultimo episodio di BCS, Mike dice che se potesse tornare indietro nel tempo non accetterebbe la sua prima mazzetta, difatti non diventando corrotto e scongiurando la morte di suo figlio e la sua vita da criminale; ecco perché sarebbe bello scoprire il suo passato.
Una serie antologica sull’universo di BrBa–BCS
Ci sono tanti personaggi fra le due serie ed il film che ci sono rimasti impressi seppur fossero molto marginali. Da Kuby al Vecchio Joe, da Lydia a Sobchak (comunemente chiamato Trevor), ci sono davvero tanti spunti per una serie antologica che va a raccontare le mini-storie di queste personalità così carismatiche.
Tutte queste d’altronde sono entrate in contatto con qualcuno dei protagonisti, che fosse Walter, Jesse o Mike, e tutti potrebbero stare al centro di una storia sulle conseguenze di questo loro coinvolgimento. La menzione d’odore va ovviamente a Huell Babineaux e all’unico vero spin-off che l’Internet desidera: Better Fuel Huell.
Il futuro di Skyler e Walt Jr.
La famiglia di Walt non ha mai goduto di una particolare simpatia da parte del pubblico, ma questo è solo perché lo spettatore tende a tifare per il protagonista e Skyler rappresentava invece l’ostacolo alla manifestazione più pura di Heisenberg. Skyler e Walter Jr. sono rimasti soli alla fine di Breaking Bad, e mentre Marie Schrader ha fatto la sua breve comparsa in BCS, non è stato lo stesso per moglie e figlio di Walt.
Da una parte avremmo il dramma legato alla parentela con uno dei boss criminali più pericolosi al mondo, dall’altra la perdita di un marito e di un padre, ed infine l’ultimo lascito di Walt: la montagna di dollari che Elliot e Gretchen consegneranno a Walter Jr. per “beneficienza”. Gli ingredienti per un ottimo sviluppo drammatico ci sono tutti.
La nascita del cartello di Don Eladio
Il cartello mafioso messicano è origine di alcuni fra i personaggi più magnetici dell’universo narrativo. Lo squilibrato Tuco, i minacciosi gemelli, il violento Hector o il carismatico Lalo sono tutti capaci di catturare lo spettatore quando sono in scena e sono tutti della stessa famiglia: i Salamanca. Come dice Hector in BCS, i Salamanca hanno costruito il cartello con i loro soldi ed il loro sangue, solo per poi essere messi da parte da Don Eladio.
Una storia prequel che andasse ad esplorare le origini del loro impero sarebbe forse la scelta più appropriata. Anzitutto perché cambierebbe ancora una volta registro, così come è successo fra l’esplosivo Breaking Bad ed il metodico Better Call Saul, ma soprattutto perché lascerebbe riposare i personaggi che ormai hanno ricevuto una conclusione definitiva – Walt, Jesse, Jimmy e Mike – e si concentrerebbe su quelli meno esplorati ma altrettanto affascinanti.