Il nuovo film con Nicholas Cage ha diviso l’opinione pubblica. Scopriamo come mai la pellicola ha alti e bassi.
Renfield è un film della Universal Pictures che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 25 maggio. La pellicola è diretta da Chris McKay, noto regista per film come Dolittle e Dungeons & Dragons-L’onore dei ladri.
La critica è divisa sull’opinione del nuovo film sul Conte Dracula, Renfield, perché è dubbiosa sulla trama, sull’andamento della storia e sul suo genere. Il film inserisce il personaggio di Dracula in una moderna New Orleans. Renfield, il suo scagnozzo, vuole allontanarsi dal mondo cruento e pieno di violenza e sangue del suo padrone Dracula.
Dracula è impersonato da Nicholas Cage, noto attore per film come Segnali dal futuro e Lord of War, mentre Renfield è interpretato da Nicholas Hoult, famoso per pellicole come Warm Bodies e The Menu. La presenza nel cast di Cage sembra aver messo d’accordo la critica sul fatto che è molto apprezzato, ma la percentuale generale di gradimento per il film è del 61%.
Questo indica che ci sono opinioni diverse e contrastanti circa l’intera struttura del film, dalla trama allo svolgimento della storia, ai temi trattati e al genere sul quale vorrebbe vertere. Mentre sono quasi tutti d’accordo sulle possibili correzioni del film, la natura mista delle recensioni si basa sui difetti di Renfield che impediscono l’apprezzamento della pellicola.
Renfield si propone come un film di genere horror cruento, azione splatter (ovvero piena di sangue) e commedia. Questo mix di tipologia di pellicola divide la critica, facendola dubitare del fatto che può funzionare in un unico film. Alcuni credono che l’elemento cruento sia troppo enfatizzato, altri pensano che l’azione privilegi su tutto, rendendo la pellicola il tipico action movie esagerato in stile John Wick.
Altri ancora affermano che l’horror e l’azione rendono il film anche divertente, facendolo catalogare come commedia. Renfield appare come una pellicola comica d’azione con omaggi all’horror ed ecco perché i critici non sono d’accordo sul suo equilibrio di genere. Il collante che unisce tutti è Nicholas Cage: anche quando la trama ha delle falle, il film è tenuto a galla dall’intensità e dal talento attoriale che Cage mette nel recitare la parte del Principe delle tenebre.
R.M. Renfield si rende conto di avere una relazione tossica e pericolosa con Dracula, che lo ha maltrattato e ghettizzato per quasi un secolo. Stanco di questa storia, Renfield decide di allontanarsi dal Conte, aiutando le persone e diventando un individuo migliore. Tuttavia, i critici hanno notato che tutti questi elementi sono molto numerosi e pressappoco inutili ai fini della trama.
La storia tocca anche delicati temi, come quello della malattia mentale. Infatti, Renfield si trova in un manicomio da decenni, per tutte le violenze subite da Dracula. Alcuni credono che questi elementi interiori siano stati poco trattati, altri pensano che i temi del film e la rivisitazione delle idee psicologiche moderne gli danno una profondità tale da rendere i personaggi più carismatici e dinamici. Insomma, un film che si può giudicare soltanto guardandolo, visto che le recensioni sono così contorte e divise.
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