Serve un’altra stagione di Russian Doll? 4 motivi per cui la risposta è no
Russian Doll è giunta ad un ottimo traguardo e non avrebbe bisogno di un’altra stagione per portare avanti la storia di Nadia.
Russian Doll nasce da nomi piuttosto solidi come Amy Poehler, Leslye Headland e Natasha Lyonne, quest’ultima interprete della protagonista Nadia Vulvokov. La storia è una curiosa commedia drammatica con elementi fantastici: nella prima stagione Nadia rimane bloccata in un loop che le fa rivivere il suo trentaseiesimo compleanno e continuerà ad esserne prigioniera finché non arriverà all’auto-accettazione.
Questa prima stagione aveva raggiunto un successo ed un seguito non duplicato dal suo seguito. La seconda stagione arrivata un anno fa porta Nadia nel passato e nel corpo di sua madre, facendole percorrere un sentiero di accettazione del passato e di ciò che ha vissuto e l’ha formata come persona. La terza stagione è invece incerta e ci sono almeno quattro ragioni per cui si potrebbe evitare.
L’interesse per Russian Doll è sceso
Russian Doll aveva attirato le attenzioni di tantissimi spettatori grazie alla sua storia semplice ma intrigante e ai personaggi con cui si riusciva ad immedesimarsi. Alla vicenda di Nadia si affiancava quella di Alan (Charlie Barnett) che come lei era intrappolato in un loop temporale e doveva affrontare determinati aspetti di sé per uscirne.
La seconda stagione invece, nonostante le lodi della critica, ha attirato meno le attenzioni popolari e non ha bissato i numeri della prima. Questo si può spiegare con i tre anni di distanza fra le due stagioni, la trama più complicata della S2, il fatto che Russian Doll non fosse più una novità o anche la cassa di risonanza che il lockdown ha causato per la S1 (che uscì nel 2019).
La timeline di Russian Doll diventerebbe troppo complessa
Questa è una motivazione strana da avanzare in un mondo, il nostro, dove esistono prodotti come Dark. La serie in esame non si basa però sulla complessità delle linee temporali, ed andare avanti potrebbe causare solo confusione. Nella seconda stagione infatti, dopo essere stata trasferita nei corpi della madre e della nonna, Nadia finisce per dare alla luce sé stessa mentre vive nel corpo della madre, e porta la Nadia-neonata nel presente con lei.
Sebbene Nadia sia costretta a restituire la sé stessa bebè alla madre per aggiustare la linea temporale, Russian Doll 2 ha dimostrato che per proseguire questa storia sullo stesso concetto della prima stagione – un paradosso temporale che può essere sventato solo con un percorso di accettazione – le cose finiscono inevitabilmente per complicarsi.
Aggiungere personaggi significa aggiungere strati
Quando Russian Doll aggiunge nuovi personaggi non è come un’altra serie. La seconda stagione ci ha mostrato che Russian Doll non ha paura di incrementare il numero di personaggi riscendendo gli alberi genealogici dei protagonisti. Nadia incontra la madre e la nonna, e lo stesso Alan si ritroverà nel corpo della sua stessa nonna.
Mentre la prima stagione trattava dell’accettazione del presente, e la seconda dell’accettazione del passato, è verosimile pensare che una eventuale terza stagione andrebbe ad esplorare il futuro della vita di Nadia e quindi ad introdurre personaggi dalla sua vita futura. Sebbene questo non sia sbagliato in partenza, si corre comunque il rischio di rendere ancor più confusionaria una timeline già non molto lineare.
Nadia ha riaggiustato la sua vita
Continuare la storia di Nadia non sarebbe impossibile o sbagliato, ma è innegabile che le due stagioni di Russian Doll hanno fatto un ottimo lavoro a mostrare il percorso di crescita e guarigione del personaggio. Ora Nadia (e Alan) si trova in una situazione sana in relazione a sé stessa ed è pronta a vivere la sua vita appieno. Andare avanti ed esplorare altre sue insicurezze potrebbe apparire come una forzatura o una ripetizione.
La stessa Natasha Lyonne ha dichiarato che Russian Doll sarebbe dovuta essere una mini-serie molto simile alla seconda stagione. Questo ci suggerisce che la storia di Nadia è nata per essere aperta e chiusa in breve tempo, senza allungare troppo il brodo. Allo stesso tempo Lyonne dice che la sua priorità al momento non è Russian Doll 3 ma dirigere un lungometraggio. Russian Doll è completa così com’é e per questo non necessita di una continuazione.