Stranger Things deve fare attenzione a questo rischio legato al time skip
La serie finirà con la quinta stagione e potrebbe includere un time skip, ma deve stare attenta a non fare un grosso errore.
Stranger Things è una delle serie più popolari in onda, capace fin dal suo primo episodio ad affascinare il pubblico con i suoi personaggi, le sue ambientazioni anni ’80, le stupende soundtrack e i riferimenti nerd. Oh, e ovviamente, i terribili mostri del Sottosopra. Questa formula si è rivelata più che vincente, rendendo mainstream nomi come Demogorgone e Democane, o immagini come quella della parete allestita con le luci di natale e le lettere dell’alfabeto usata da Joyce per comunicare con lo scomparso Will.
Un’altra cosa che Stranger Things ha causato è stato riaccendere l’interesse delle nuove generazioni verso il mondo degli anni Ottanta, fatto di mode e musica riscoperte grazie alla serie. Outfit e acconciature stile ’80 sono tornate in auge e tutta quell’estetica ha vissuto una seconda giovinezza. È per questo motivo che se Stranger Things dovesse includere un time skip deve fare molta attenzione a dove ci porterà.
Perché serve un time-skip?
I Duffer Brothers hanno dichiarato la necessità di inserire un time skip nella quinta stagione di Stranger Things. La motivazione è tanto semplice quanto vincolante: gli attori sono ormai troppo grandi per interpretare i loro personaggi adolescenti. Stranger Things negli anni si è concessa tutto il tempo necessario per sviluppare e produrre i propri episodi, facendo passare sempre più tempo fra una stagione e l’altra. I Duffer puntavano alla qualità assoluta ed hanno senz’altro beneficiato del tempo a disposizione, ma i giovani attori della prima stagione hanno ora fra i 19 e i 22 anni.
La quarta stagione aveva già messo in mostra questa criticità. È in 1986 e i personaggi dovrebbero avere 15 anni, ma ne dimostrano molti di più e neanche gli abbigliamenti e le acconciature adolescenziali riescono a camuffarlo. Se la quinta stagione non andasse avanti con gli anni questo gap fra età reale ed età rappresentata richiederebbe una sospensione dell’incredulità troppo grande.
Perché un time skip è pericoloso?
Allo stesso tempo, effettuare un time skip troppo lungo porrebbe un problema. Come detto precedentemente, Stranger Things è un prodotto che omaggia gli anni Ottanta e trae dall’immaginario di quel decennio tanto fascino. Se il time skip mettesse in pari le età di personaggi ed attori significa che la serie si sposterebbe negli anni Novanta, introducendo un’estetica tutta nuova solo nella sua ultima stagione.
Stranger Things è figlia degli anni Ottanta, di Dungeons & Dragons, dei Metallica, dei walkie-talkie e del mullet, e il passaggio improvviso ad un altro tipo di immaginario stonerebbe troppo. La serie sarebbe molto più coerente se cominciasse e finisse all’interno degli anni Ottanta, difatti raccontando una storia che può esistere così come ci è stata raccontata solo in quel decennio.
La soluzione per salvare capra e cavoli sarebbe spostarsi in avanti ma massimo di tre anni, fino al 1989, così da presentare i personaggi diciottenni e con una differenza di età dai loro interpreti accettabile. Anche in ottica futura, quando la serie sarà conclusa, questa scelta si rivelerebbe la migliore in quanto i Duffer avrebbero così impacchettato un’opera tutta Ottanta.