Gino Paoli si è sparato: un gesto estremo | Il motivo dietro l’azione fatale
Il famoso cantautore ha compiuto un’atto impensabile: si è sparato dritto al cuore. Scopriamo i dettagli della vicenda.
Gino Paoli è uno dei cantanti italiani più amati dal pubblico del Bel Paese. Paoli è uno degli artisti che hanno dato forma al panorama della musica leggera italiana. I suoi brani rispecchiano perfettamente un determinato periodo di tempo, mostrandoci tutto il suo talento musicale. I pezzi di Gino sono immortali e vengono ascoltati e canticchiati da diverse generazioni.
Gino Paoli è nato il 23 settembre 1934 a Montefalcone, in Friuli Venezia-Giulia, ed è stato un ex politico. Gino è cresciuto a Genova dove si è dedicato all’arte. La musica arriva per caso nella sua vita, intonando qualche parola e qualche nota basandosi sulla canzone esistenzialista francese.
La carriera di Paoli è lunga e ricca di prestigio e notorietà. Tuttavia, la maggior parte del pubblico italiano non conosce un tragico e drammatico retroscena della vita dell’artista. Infatti, l’11 luglio 1963 Gino ha tentato di suicidarsi sparandosi un colpo di pistola dritto al cuore. Per fortuna l’episodio non è finito in modo drammatico, ma i motivi dietro questo gesto sono sconcertanti.
La sua salvezza è stata dovuta al posizionamento del proiettile stesso. La pallottola, infatti, si è fermata nel torace, senza perforare il miocardio e lasciando così intatti gli organi interni vitali. Sebbene siano passati 60 anni da quel colpo di pistola, il proiettile si trova ancora nel pericardio. Un’eventuale operazione chirurgica per rimuoverlo, infatti, potrebbe causare la morte all’artista.
Il commento a freddo poco dopo aver compiuto l’estremo atto
Durante le prime interviste fatte a Paoli riguardo il suo gesto irrazionale ed improvviso, il cantautore ha così risposto: “Ogni suicidio è diverso, e privato. È l’unico modo per scegliere: perché le cose cruciali della vita, l’amore e la morte, non si scelgono; tu non scegli di nascere, né di amare, né di morire. Il suicidio è l’unico, arrogante modo dato all’uomo per decidere di sé.
Ma io sono la dimostrazione che neppure così si riesce a decidere davvero. Il proiettile bucò il cuore e si conficcò nel pericardio, dov’è tuttora incapsulato. Ero a casa da solo. Anna, allora mia moglie, era partita; ma aveva lasciato le chiavi a un amico, che poco dopo entrò a vedere come stavo”.
Il motivo per il quale Gino Paoli ha tentato il suicidio
Diversi anni dopo, a Gino è stata chiesta la ragione che lo ha spinto a compiere un gesto tanto estremo e senza via di ritorno (in teoria). Il cantautore, allora, ha affermato: “Per andare a vedere cosa c’era dall’altra parte. Non ho una ragione specifica. Avevo avuto tutto dalla vita. Almeno credevo di aver avuto tutto, di aver visto tutto, di non avere ormai più niente da guardare. Quindi volevo andare a vedere dall’altra parte”.
Gino ha anche illustrato i vari tentativi usati per togliersi la vita: prima ha provato quale delle sue pistole sparava più lontano, poi ha ingurgitato numerose pillole per avvelenarsi, subito dopo ha pensato di buttarsi giù dalla finestra e, infine, ha optato di usare la pistola per spararsi. Gesto che ha compiuto, per poi ritrovarsi in ospedale con il prete che gli stava dando l’estrema unzione. Adesso Gino Paoli è una persona migliore, cosciente del valore della vita e dissuade i giovani d’oggi nel fare la sciocchezza che ha tentato lui.