Marco Travaglio, tragedia sfiorata: “C’è stato un attentato” | Terrore puro
Attimi di terrore per Marco Travaglio che ha raccontato di una tragedia sfiorata in cui è stata coinvolta sua figlia.
Marco Travaglio è uno dei giornalisti più conosciuti in Italia, noto anche il televisione per le sue numerose partecipazioni a talk show e programmi di attualità. Nato a Torino nel 1964, si occupa per lo più di cronaca giudiziaria e attualità politica, e dal 2015 è direttore della versione cartacea de Il Fatto Quotidiano.
Travaglio si è laureato in lettere moderne presso l’Università degli Studi di Torino dopo essere già diventato giornalista professionista nel 1986. La sua carriera è cominciata con varie attività di freelancing per testate di area cattolica, come Il nostro tempo, dove lavorava anche Mario Giordano.
Qui conobbe Giovanni Arpino e, tramite lui, Indro Montanelli, che gli chiese di collaborare a Il Giornale come vice-corrispondente da Torino. Dopo qualche anno, e dopo aver rifiutato un ingaggio a La Repubblica, venne assunto stabilmente nella redazione.
Molto nota è stata la sua collaborazione con Michele Santoro: i due hanno formato un sodalizio che è durato dal 2006 al 2015, conclusosi in seguito a diverse frizioni e punti di vista troppo divergenti. Dal 2019 è ospite fisso di Accordi&Disaccordi su Nove e dal 2020 conduce Cartacanta insieme a Selvaggia Lucarelli.
Marco Travaglio racconta la tragedia
Alcuni anni fa il giornalista ha raccontato di una tragedia sfiorata in cui è rimasta coinvolta sua figlia Elisa. Travaglio ha due figli: Alessandro ed Elisa, nati dal matrimonio con Isabella Travaglio. La ragazza, ormai quasi 6 anni fa, si è ritrovata nel bel mezzo di una tragedia che rimarrà per sempre impressa nei nostri cuori.
Parliamo del 3 giugno 2017, quando a Torino migliaia di telespettatori stavano guardando la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid a Piazza San Carlo. Vista la portata dell’evento era stato installato un maxischermo in piazza. Durante la partita un gruppo di malviventi hanno usato lo spray urticante per generare caos tra la folla e rubare oggetti di valore. Subito si è scatenato il caos e il pubblico ha iniziato a spingere e correre via, causando 1500 feriti e la morte di tre persone.
Il dramma sfiorato
Una tragedia immensa, ed Elisa Travaglio si trovava proprio lì in quegli attimi orribili. “Alle 22.15, subito dopo il terzo gol del Real, mi appare il suo numero sul cellulare. Provo a rincuorarla: ‘Dai, pazienza, è andata così'” ha scritto il giornalista su Il fatto Quotidiano. “Ma la voce dall’altro capo non è la sua, ma quella del suo amico, che assicura che Elisa sta bene, ma non può parlare, perché ha male a una gamba“.
“Brivido gelato nella schiena. Me la faccio passare a forza. Lei ansima, piange, ripete ‘vienimi a prendere, voglio andare subito via di qui, c’è stato un attentato, una bomba, non so, mi hanno calpestata, mi hanno camminato sopra, non mi sento più la gamba sinistra, e gli scoppi continuano, stiamo scappando verso piazza Vittorio‘”. Un racconto da brividi.