The Mandalorian 3, finalmente entriamo nel vivo della stagione | Recensione episodio 5
Dopo un quarto episodio che sembrava non portare a grandi risposte, finalmente quello di questa settimana ci fa entrare nel vivo della storia.
L’episodio 5 della terza stagione di The Mandalorian offre il meglio di Guerre Stellari servito su un piatto scintillante, dove la ricetta originale funziona ancora, a volte si ha proprio voglia di godersi qualche momento alla Guerre Stellari, senza sé e senza ma. La battaglia su Nevarro rappresenta tutto quello che di meglio si può chiedere a uno scontro portentoso da il bene e il male in quella galassia lontana lontana.
Ma non è tutto, perché finalmente vediamo la storia principale svilupparsi nelle trame, questo è stato forse il miglio episodio di tutta la serie, dove sono state poggiate delle solide basi.
Lo scontro per il controllo di Nevarro, che ha visto combattere Gorian Shard con i suoi pirati e Greef Karga insieme alla sua popolazione, aveva una trama snella e piacevole, senza troppi fronzoli per questo è risultata così efficace soprattutto perché sono venuti alla luce alcuni retroscena che hanno portato i due a essere in guerra. Karga e la sua gente vogliono creare una comunità più sicura ed economicamente florida, mentre Shard sembra voler ostacolare i loro progressi. Solo che non sono abbastanza equipaggiati per combattere i temibili pirati, così abbiamo una svolta inaspettata e piacevole.
I Mandaloriani si schierano dalla parte di Greef Karga dopo un profondo discorso di Paz, il loro onore è qualcosa che va oltre qualsiasi scontro del passato e difendere la città potrebbe portarli ad avere nuovamente un luogo dove potersi stabilire dopo il lungo esilio, per loro sarebbe il nuovo inizio che tanto aspettano. Inoltre, esiste la minaccia incombente di Moff Gideon, la cui influenza sembra essere in qualche modo legata a Nevarro. Le vicende si snodano in modo fluido, la sceneggiatura si sviluppa gradualmente inserendo elementi sempre nuovi in modo naturale.
Il ritorno del Capitano Teva
Il coinvolgimento del Capitano Teva (Paul Sun-Hyung Lee) come personaggio chiave della serie è molto curioso, anche se non è proprio il più entusiasmante, è interessante vedere le cose dal suo punto di vista, soprattutto rispetto alla burocrazia della Nuova Repubblica, rendendo questo universo molto più articolato. Il suo battibecco con Elia Kane rende ancora più incombente la minaccia ormai incombente di Gideon e dell’Impero.
Tuttavia, persino il gradito cameo di Meadows viene oscurato dal ritorno di Zeb Orrelios (Steve Blum, tornato nel suo ruolo) dalla serie animata Rebels! Anche se il nuovo Zeb appare pochi minuti, è abbastanza per metterci a pari su cosa abbia combinato il guerriero di Lasat dopo la fine della guerra, adesso pare essere un Ranger Adelphi, anche se non è del tutto convinto sui metodi della Nuova Repubblica, quello che potrebbe succedere è che abbandonerà l’incarico per seguire Ahsoka Tano e l’equipaggio di Ghost, ma questo probabilmente succederà nella serie spin-off dedicata.
La battaglia alla Star Wars
Una delle cose più piacevoli di Star Wars è ascoltare come gli eroi esaminano i piani per la battaglia, e sentire Bo-Katan descrivere nei dettagli il modo in cui l’esercito dei Mandaloriani tenderà un’imboscata alla flotta di Shard è semplicemente fantastico. Questo da il via a un combattimento tra cielo e terra a dir poco sensazionale e da veri nerd senza vergogna. È tutto un susseguirsi di momenti emozionanti che descriverli tutti sarebbe un’enciclopedia, la visione è d’obbligo.
Un plauso sicuramente va anche al girato, il campo di battaglia è ben delineato e l’azione risulta facile da seguire, lascia a bocca aperta l’inquadratura con la telecamera montata sul Gauntlet nel momento in cui Bo-Katan assesta il colpo finale al Corsaro di Shard. Dopo così tanto tempo nascosti nelle fognature è davvero bello vedere i Mandaloriani dare il meglio di loro stessi per difendere Nevarro e salvare il suo popolo, adesso hanno una nuova casa, ma la parte più emozionante deve ancora venire. Conosciamo la rigidità dei Mandaloriani integralisti, quindi vedere l’Armaiola comprendere l’importanza di essere tutti uniti anche se la Via non è per tutti identica, è un passo avanti inimmaginabile.
Il compito di riunire i Mandaloriani viene affidato a Bo-Katan che anche senza elmo è pronta a entrare in quella che sarà una nuova era per il suo popolo, tutto è bene quello che finisce… male. L’epilogo dell’episodio toglie qualsiasi dubbio sul ritorno di Moff Gideon, la scena è squisitamente inquietante, è stato fatto evadere dalla prigionia proprio dai ribelli Mandaloriani, il che arricchisce la saga di un nuovo aspetto. La forza di questa serie è che non smette mai di lanciare agganci che tengono il pubblico incollato alla storia anche se dobbiamo aspettare un settimana per poter proseguire il viaggio.