Abbott Elementary: la prima stagione è diventata subito un classico | Recensione
La serie comedy su un gruppo di insegnanti delle elementari è diventata subito un successo, col favore di pubblico e critica.
In un panorama in cui le serie tv comedy faticano ad affermarsi e a restare a galla, “Abbott Elementary” risulta quasi un miraggio. Creatrice dello show, disponibile su Disney+, è Quinta Brunson, ex-allieva di Buzzfeed, che per l’ambientazione si è ispirata al lavoro della madre insegnante. Così la piccola realtà quotidiana di una scuola di periferia viene portata sul piccolo schermo in maniera divertente e accurata, con l’assurdità tipica del genere ma anche momenti di grande commozione.
Janine Teagues (Brunson) è una giovane maestra dal cuore d’oro che per i suoi allievi farebbe di tutto, dal cambiare le lampadine in corridoio fino all’ideare video virali per ricevere fondi per la scuola. Jeanine ama il suo lavoro e i suoi studenti, e a volte si sacrifica un po’ troppo per loro, arrivando a compiere errori nonostante le ragioni più nobili.
A guidarla c’è Barbara Howard (Sheryl Lee Ralph), la maestra con più esperienza e con i consigli migliori. Jeanine la considera un punto di riferimento, quasi un mito, e fa di tutto per cercare di impressionarla. Con loro ci sono Melissa (Lisa Ann Walter, “Genitori in trappola”), scaltra e con agganci ovunque, Jacob (Chris Perfetti), docile e un po’ imbranato, e Gregory (Tyler James William, “Tutti odiano Chris”), il nuovo supplente austero ma premuroso, la cui chimica con Jeanine è innegabile.
L’inconsueta antagonista è Ava (la comica Janelle James), preside della scuola, il cui egocentrismo ostacola in continuazione i tentativi degli insegnanti di trovare nuovi fondi per la scuola.
Richiami e familiarità
“Abbott Elementary” si inserisce facilmente nella stessa categoria di prodotti come “The Office” e “Parks and Recreation”. Si tratta, infatti, di una serie a telecamera singola in stile mockumentary, incentrata sulle vicende di un gruppo di lavoro.
La serie deve tanto ai suoi predecessori, sia per lo stile comico che per i personaggi. Jeanine ha la stessa bontà trasognata di Michael Scott (Steve Carrell, “The Office”) e lo stesso spirito di sacrificio di Leslie Knope (Amy Poehler, “Parks and Recreation”). E quando, inevitabilmente, succede qualcosa di assurdo i personaggi “guardano in camera come Jim” (John Krasinski, “The Office”).
Forse è proprio grazie a questi richiami che “Abbott Elementary” porta con sé una familiarità accogliente, difficile da ritrovare nelle serie comedy degli ultimi tempi. Le piattaforme streaming, infatti, hanno incontrato non poche difficoltà nel ricreare le atmosfere di quei prodotti ormai classici, ma “Abbott Elementary” ci riesce benissimo.
A riprova della qualità che la distingue sono i numerosi premi ricevuti, tra cui il Golden Globe per la miglior serie.
I punti di forza
Il cast è affiatato, gli interpreti scelti con cura, e il numero esiguo di protagonisti si rivela un punto a favore: tutto è realizzato con cura assoluta, con una passione che traspare dalla sceneggiatura e dalle performance.
Il pezzo forte sono sicuramente i personaggi di Barbara e Ava. Barbara è una colonna portante della scuola e della serie, sobria e sfrontata ma anche materna e dispensatrice di consigli impareggiabili, e la cui interpretazione è valsa a Sheryl Lee Ralph l’Emmy come migliore attrice.
Ava è caotica in modo esilarante, un nemico tra le fila che con il suo egoismo mette i bastoni tra le ruote a tutta la scuola, ma con un lato nascosto tutto da scoprire.
Con una seconda stagione in corso e una terza già confermata, “Abbott Elementary” è destinata a diventare un futuro classico, e la serie comedy di cui avevamo bisogno.