Rai in tribunale: il conduttore li trascina davanti al giudice | Accuse pericolose
Il famoso conduttore vuole portare la Rai in tribunale. Non gli consentono di tornare in Tv per le accuse di stalking.
Come vi abbiamo riportato, in questo periodo Enrico Varriale, il giornalista sportivo è sotto processo per un’accusa di stalking alla quale è conseguita un’ordinanza restrittiva. Come si è detto questi carichi pendenti non hanno giovato alla carriera di Varriale, il quale è stato sospeso a tempo indeterminato dalla Rai che non sembra voler aiutare il giornalista a rimettersi in carreggiata.
Le intenzioni di Varriale sono proprio queste, il giornalista vuole tornare in Rai e vuole farlo alla conduzione di un programma tutto suo. Nel frattempo il dibattimento che lo vede protagonista va avanti e vedrà una conclusione solo in autunno, quando finalmente sarà emessa una sentenza. Al netto del fatto che le prove a carico dell’accusa e della difesa sono discusse in tribunale e che la verità sull’innocenza o la colpevolezza di Varriale non si conosce ancora, resta il muro alzato dalla Rai nei confronti del giornalista che di fatto si vede una carriera distrutta.
La Rai dunque non vuole reintegrare il giornalista nel palinsesto sportivo e per questa ragione Varriale ha aperto un contenzioso anche con la rete per ottenere ciò che secondo lui gli spetta di diritto. L’ex vice direttore di Rai sport al momento ha un’ordinanza restrittiva che gli impedisce di avvicinarsi a meno di 300 metri dalla ex fidanzata e dalle zone da lei frequentate. Insomma una situazione drammatica su tutti i fronti che vede il giornalista messo alle strette ma anche molto agguerrito verso la Rai.
Varriale contro Rai: ecco cosa sta succedendo
La Rai, come abbiamo detto, ha sospeso in via precauzionale Enrico Varriale, in seguito alle accuse di stalking, la cosa è accaduta più o meno sei mesi fa. L’accusa precisamente era: “per atti persecutori nei confronti di una donna con cui aveva una relazione”, e a riportare la notizia era stato Il fatto quotidiano. Ufficialmente i giornali riportavano la sospensione da parte della Rai come una decisione presa di comune accordo e si parlava di “intesa tra galantuomini”, così citava La Repubblica.
Nel frattempo, però, Enrico Varriale ha pensato di rivolgersi al Giudice del lavoro per contestare la decisione presa dalla rete e cercare di ottenere il reinserimento all’interno del palinsesto. La richiesta è quella di un programma sportivo da lui condotto che possa anche in qualche modo ripristinare la sua immagine danneggiata, ma la Rai sembra non volerne sapere.
Varriale vuole dettare le sue condizioni con la Rai
Enrico Varriale nella contestazione in atto con la Rai ha voluto dettare le sue condizioni ai vertici dello Sport chiedendo non solo la conduzione in diretta di un programma sportivo ma anche un pacchetto con tutti i crismi, quindi i collegamenti esterni per un programma sportivo ad hoc che metta insieme sia i tifosi che i presidenti delle squadre di serie A. Per avere luce verde su queste proposte, Varriale si è rivolto come abbiamo detto al giudice del lavoro.
Nel frattempo la versione del giornalista sportivo sulla lite del 6 agosto 2021 che fece scattare la denuncia è la seguente: “Di quel giorno voglio dire due cose. La prima: non le ho mai messo le mani al collo. Al Gemelli le hanno fatto una prognosi di cinque giorni. Un’abrasione alla base del collo, solo un’abrasione. La seconda: ci siamo colpiti tutti e due. Non l’ho picchiata. Non ho provato a strangolarla. È stato un litigio. Alla fine avevo l’occhio pesto, quello messo peggio ero io”. Quale sarà la verità e come si chiuderà questa storia lo scopriremo solo con il tempo, intanto sulla vicenda c’è molta attesa.