John Wick 4, l’Uomo Nero è giunto al duello decisivo: fine dei giochi | Recensione
La Baba Yaga è tornata ed è pronta ad uccidere chiunque la intralci. Il killer d’élite dovrà fare i conti con l’ennesimo nemico.
John Wick (Keanu Reeves, noto attore per la saga di Matrix e Point Break) è tornato sul piede di guerra, pronto ad uccidere chiunque gli si pari davanti per eliminarlo a sua volta. Il sicario più celebre ed inarrestabile di sempre è rimasto nell’ombra ad allenarsi per diventare ancora di più imbattibile.
Questo grazie al rifugio sicuro che Bowery King (Laurence Fishburne, noto attore per la saga di Matrix e la serie tv Hannibal) gli ha fornito durante questo stallo. Nel mentre, un nuovo nemico bussa alle porte della Baba Yaga: il Marchese de Gramont (Bill Skarsgård, noto attore per pellicole come It e It-Capitolo 2).
Quest’ultimo lo vuole fare fuori perché John Wick è stato scomunicato e sulla sua testa pesa una taglia che arriva fino a 40 milioni di dollari. Il Marchese manda i suoi migliori uomini per intercettarlo ed eliminarlo, ma il sicario vende cara la sua pelle. John si ritrova a dover combattere contro gli uomini del Marchese sia in Giappone sia in Germania, per finire in Francia.
Gli aiutanti di John Wick: pochi ma buoni
Il killer professionista ha pochissime persone di cui può fidarsi e, oltre a Bowery, può contare anche sull’aiuto severo ma giusto del direttore dell’Hotel Continental di New York, ovvero Winston (Ian McShane, noto attore per film come Pirati dei Caraibi-Oltre i confini del mare e Death Race). L’uomo suggerisce a Wick di sfidare a duello il Marchese, ovvero fare un vero e proprio duello “all’antica”, rispettando le vecchie leggi e regola della Gran Tavola.
Mentre la nostra Baba Yaga elimina uno dopo l’altro i numerosi assassini che bramano la sua testa, deve fare i conti anche con una sua vecchia conoscenza: Caine, un uomo cieco ma che sa esattamente dove e come colpire un nemico per ucciderlo. Anche lui lo vuole morto, ma fino alla fine aiuta John ad arrivare allo scontro finale contro il Marchese, in nome della loro vecchia amicizia. Come andrà a finire l’epico duello tra lo spietato assassino John Wick e il nobile francese?
Una saga caratterizzata da botte da orbi a ritmo di musica
John Wick 4 termina la fortunata saga cinematografica firmata Chad Stahelski, di genere azione/thriller. Ogni pellicola è caratterizzate dei numerosi scontri a mano armata e a corpo libero che vengono accompagnati da musica elettronica. Il suono batte il tempo delle lotte ed enfatizzano ancora di più i colpi dati e ricevuti da John Wick. Gli scontri sono sempre spettacolari. Certo, alla fine tutti e quattro i film si somigliano molto, ma è proprio questo elemento familiari che riesce a collegarli bene l’uno con l’altro.
Nelle pellicole di John Wick metà del tempo, a volte anche di più, viene occupato dai combattimenti, sebbene siano sempre i soliti, ciò che li differenzia sono le ambientazioni: a volte sei all’aperto in un’atmosfera nipponica, altre volte sei in una discoteca futuristica con la pioggia artificiale dove ci sono anche diversi ragazzi che ballano seguendo la musica mentre John Wick le dà (e le prende) di santa ragione. Questo tipo di combattimenti è ciò che identifica la saga. In questo ultimo film ne vediamo anche uno inquadrato dall’alto e l’effetto ottico è stratosferico.
Non solo combattimenti, ma anche momenti di stallo
Oltre alle lotte senza esclusioni di colpi, nei quattro film ci sono momenti in cui il protagonista si ferma a riorganizzarsi e a prepararsi per gli scontri futuri. Questi attimi di calma, che precedono la tempesta, servono a metabolizzare le lotte precedenti e a prepararsi per quelle prossime. In questi momenti si può notare quanto il nostro sicario sia certamente devastato dai numerosi assassini mandati per ucciderlo, ma soprattutto dalla vita stessa, molto più crudele e spietata di tutti i killer messi insieme.
Ricordiamoci che nel primo capitolo John ha deciso di ritornare ad imbracciare il fucile solo per l’amata moglie Helen che, poco dopo la sua morte fa recapitare un cucciolo a John per tenergli compagnia, ma quest’ultimo viene ucciso da alcuni sicari. Infatti, sia nel primo che nel secondo film spesso gli viene detto che fa tutto questo per un cane. Dunque, John Wick non è solo uno spietato assassino, ma anche un marito devoto.
Un degno epilogo per il nostro assassino?
Questo quarto capitolo della saga di John Wick mette fine alla storia del sicario più temuto di sempre. Dopo anni di lotte e combattimenti fino all’ultimo sangue, questo duello definitivo metterà fine agli scontri del sicario una volta per tutte. Il nostro anti-eroe preferito, dunque, potrà tirare un sospiro di sollievo, avendo eliminato il Marchese e guadagnato la libertà dagli obblighi della Gran Tavola. A questa lunga e tormentosa disavventura serviva una fine e con questo film l’abbiamo ottenuta.
Anche perché la trama era sempre la stessa: il killer uccide il suo nemico principale del film e ne arriva subito un altro a prendere il suo posto, con la volontà di ammazzarlo a sua volta. Quindi, anche se ci dispiace un pò dire addio alla saga di John Wick, era necessario metterci un punto, altrimenti si sarebbero create troppe copie quasi identiche dello stesso film. Il particolare che ho apprezzato di più è che l’Uomo Nero non ha mai perso il suo lato più umano e amorevole ed è questo che lo rende un anti-eroe non convenzionale.