Il futuro in un bacio, la commedia romantica spagnola scala Netflix | Recensione
La commedia romantica spagnola guadagna il proprio posto su Netflix (meritatamente) grazie al dono molto speciale del suo protagonista, sconvolto da una scoperta sulla propria vita che potrebbe metterlo in una posizione veramente molto scomoda…
Al centro della trama c’è Javier (Álvaro Cervantes), un semplice proprietario di una piccola casa editrice ma con un talento nascosto che lo rende unico al mondo:grazie ad un solo bacio, può sapere se una relazione potrà avere o meno un lieto fine, prevedendo perfino il futuro. La sua situazione si complica ulteriormente quando si rende conto che la donna con cui sembra destinato ad essere felice è Lucia (Sylvia Alonso), che sarebbe nella realtà dei fatti la fidanzata del suo migliore amico Roberto (Gorka Otxoa), mentre una ragazza (Susanna Abaitoa) dalla personalità del tutto imprevedibile entra contemporaneamente a far parte della sua vita.
Come si può da subito intuire, Il futuro in un bacio si basa su un’idea potenzialmente molto interessante che potrebbe offrire un nuovo approccio di tipo quasi fantascientifico al genere delle commedie romantiche tradizionali. Le abilità di Javier restano però purtroppo durante il corso del film un elemento mai esplorato e sfruttato a fondo, una scelta che ha fatto scivolare rapidamente la storia in una situazione prevedibile che abbiamo ormai visto innumerevoli volte in progetti che fanno parte di questo genere.
Tuttavia, le prestazioni brillanti del cast e la qualità del team che lo supporta rendono questo film spagnolo targato Netflix tutt’altro che noioso e anzi, spesse volte anche elettrizzante.
Due figure femminili di gran personalità
Le attrici protagoniste sono Silvia Alonso e Suzanne Abaitoua, che nel corso della trama si rivelano probabilmente gli elementi portanti e migliori del progetto Netflix, interpretando due personaggi molto diversi e riuscendo a renderli meno stereotipati rispetto al lavoro svolto, invece, dalle loro controparti maschili. Sebbene sia difficile capire davvero per quali motivi le due donne siano attratte da Javier, la sceneggiatura offre loro alcuni scenari interessanti per permettergli di mostrare appieno il proprio talento, tra racconti di viaggi disastrosi e performance artistiche avvincenti e sorprendenti.
Quindi, alla fine del film, si arriva a fare lo spiacevole appunto che se Il futuro in un bacio avesse avuto un approccio femminile, avrebbe potuto offrire qualcosa di davvero originale, mostrando i punti di vista di elle due donne, e non l’emotività piuttosto blanda di Javier.
Inoltre, Silvia Alonso ha dei segmenti piuttosto riusciti con Gorka Otxoa, rappresentando con più di un’abile performance come le capacità del protagonista abbiano una grossa influenza anche nelle vite di coloro che lo circondano, e proprio per questo motivo sarebbe stata davvero un’ottima idea dare più spazio a delle scene riguardanti il rapporto tra i due, dando modo agli interpreti di mettere a frutto i propri talenti e dare più sfumature ai rispettivi personaggi.
Un’idea affascinante, ma non completamente sviluppata…
Il film di Alauda Ruiz de Azua si apre con l’affascinante idea che l’intero futuro di una relazione possa essere previsto come abbiamo detto fin dal primo bacio, ma questo filo narrativo non viene mai veramente utilizzato a fondo per esplorare appieno il “potere” delle possibili conseguenze. La commedia di Netflix non approfondisce l’impatto psicologico della situazione, o come la capacità di Javier di socializzare, interagire e, naturalmente, innamorarsi sarà influenzata da questa sorta di superpotere nel lungo termine.
Cervantes si trova così a interpretare un personaggio che manca in molti momenti di profondità, che passa dall’usare il suo “talento” per porre fine a relazioni che sarebbero destinate ad avere una breve durata all’usarlo perfino per interferire nelle vicende della vita del suo a proprio vantaggio.
Tuttavia, l’attore è molto bravo e non lascia che il suo personaggio sprofondi in una performance eccessivamente scontata e piuttosto antipatica, un recupero che avviene soprattutto nella seconda metà del film in cui Javier deve cercare di riconnettersi con l’amico Roberto, si concentra di più sul suo lavoro e sulle sue relazioni con le donne.
Un meritato posticino nella propria watchlist
Nonostante l’idea principale che il film trasmette sia fondamentalmente un continuum di idee con un buon potenziale ma mai realizzate, con un’editoria che presenta tutti i tasselli che compongono la storia giustapposti senza particolare cura e i personaggi secondari, dal simpatico Roberto allo scrittore in crisi, come semplici contorni che devono sostenere il triangolo amoroso del film, questo tutto sommato riesce nel catturare l’attenzione dello spettatore con un buon ritmo lineare e senza punti di arresto.
Anche la colonna sonora evidenzia con cura alcuni momenti particolarmente emozionanti, favorendo il flusso narrativo, portando come risultato dell’ insieme di tutte le sue componenti ad una commedia romantica abbastanza divertente ed emozionante da non pentirsi di aver scelto questo titolo all’interno dell’ampio catalogo della piattaforma.