I migliori episodi in assoluto delle più belle serie Tv, indelebili nella memoria
La bellezza di una serie televisiva sta in tutti i suoi episodi. A volte alcuni di essi superano ogni aspettativa.
Una serie TV è una storia, come lo è un film o un’opera teatrale. È fatta di personaggi che pensano ed agiscono e si emozionano, di scelte morali ed ideologiche, di eventi catartici. Anche a livello di struttura, la storia deve avere gli atti, uno sviluppo, degli incidenti scatenanti e così via. Ciò che la TV può fare però – a dispetto del cinema – è prendersi del tempo. Non confinata da tempistiche brevi, la serie può permettersi di esplorare elementi secondari nello schema della storia ma che contribuiscono ad alimentare il crescendo.
Quando questo strumento è usato male, la serie perde ritmo e non più interessante. Quando viene usato bene però, tutte gli elementi che si sono sommati nel corso degli episodi convergono in dei momenti così tanto impressionanti da rimanere indelebili nella memoria degli spettatori. Ecco alcuni dei migliori episodi televisivi (che non siano finali di serie) di sempre.
Gganbu, Squid Game 1×6
Squid Game è diventata una serie fenomeno facendo forza su un concetto già esplorato ma che non smette di catturare il pubblico col suo fascino brutale. Delle persone sono rapite e costrette a partecipare a dei giochi della morte fra di loro finché non si avrà un vincitore: questa è la premessa di Squid Game. Inevitabilmente, non l’avanzare della storia, ci affezioniamo ai personaggi e poi li vediamo morire.
Questo sistema raggiunge l’apice nella partita a biglie del sesto episodio, quando i concorrenti devono sfidare il loro compagno di squadra per sopravvivere – e condannare quindi l’altro a morte certa. Gi-hun, il nostro protagonista, approfitta di un episodio di demenza dell’anziano 001 per sottrargli le biglie, ma solo dopo scopriremo che 001 stava fingendo per concedere la vittoria a Gi-hun.
Caccia al russo, I Soprano (3×11)
Questo enigmatico episodio vede Steve Buscemi alla regia e si focalizza sulla missione di Christopher e Paulie di recuperare dei soldi dal russo Valery. Le cose non vanno come previsto e i due, dopo aver perso Valery in una pineta, si perdono e rischiano di morire per ipotermia.
L’aspetto più affascinante di tutta la vicenda è proprio il russo Valery. Il suo passato di soldato, la sua apparente morte e la sua scomparsa nel nulla – del personaggio non ne sapremo più niente dopo la sua fuga – rendono Caccia al russo un episodio memorabile e sul quale sono state formulate numerose teorie.
Rimedi alla teoria del caos, Community (3×4)
Anche le sitcom con episodi verticali sono capaci di creare relazioni forti e, di conseguenza, episodi catartici; a tutto questo si aggiungono le risate. L’episodio in questione di Community è forse il più famoso della serie e si focalizza sul lancio di un dado, che a seconda del risultato crea una dimensione parallela con conseguenze diverse ed inaspettate.
Non solo assistiamo a una delle scene più assurde di Community (ed è già dire molto) ma i rapporti fra i personaggi vengono esplorati approfonditamente tramite le diverse iterazioni della medesima situazione: uno dei ragazzi va a prendere le pizze in consegna. Infine, il rimedio che da il titolo all’episodio sarà semplicemente afferrare il dado prima che dia un risultato.
Necessaria Autenticazione Proxy, Mr. Robot (4×7)
Anche con un setting da “episodio bottiglia” si può creare un gran momento televisivo. Mr. Robot lo fa con questo episodio in cui compaiono pochi personaggi e non si muovono dalla loro stanza. Elliot e Krista sono stati catturati dal gangster Fernando Vera, il quale spera di convertire Elliot e unire le forze con lui. Per fare ciò, deve scalfire il suo alter ego Mr. Robot.
Vera costringe Elliot a sottoporrsi ad una seduta di psicoterapia con Krista in cui vengono rivelate verità sul passato del protagonista che lasceranno indifeso sia lo spettatore che Mr. Robot stesso. Sono emozioni allo stato puro in un episodio in cui regia, recitazione e scrittura la fanno da padroni incontrastati.
A cena da Michael, The Office (4×13)
The Office è una di quelle serie per cui non basterebbero dieci o venti episodi per trasmettere la sua iconicità. Ad esempio, in A cena da Michael ci spostiamo dagli uffici della Dunder Mifflin e andiamo appunto a casa del manager Michael Scott, che ha invitato altre due coppie (Jim-Pam ed Andy-Angela) per una cena con la sua compagna Jan.
L’atmosfera diventa sempre più surreale con l’avanzare della cena e ciò che gli invitati scoprono sul rapporto casalingo fra Michael e Jan. Il responsabile del caos finale è Dwight, che si presenta in compagnia della sua ex babysitter e causa una lotta fra i padroni di casa della quale a subire le conseguenze sarà la televisione di Michael, distrutta da Jan con il Dundie del manager.
Le piogge di Castamere, Il Trono di Spade (3×9)
Il Trono di Spade ha più volte ridefinito i confini di ciò che una serie TV può o non può fare fin dalla prima stagione. Le Nozze Rosse sono l’epitome di questa tendenza, un episodio in cui vediamo uccisi tanti fra i personaggi principali e favoriti dello show: Robb, Catelyn, Talisa e Vento Grigio.
L’evento non è però un gesto di crudeltà gratuita da parte di George Martin o i due showrunner, quanto il risultato di numerosi semi piantati nel corso della stagione: le azioni di Robb, gli avvertimenti di Catelyn, il risentimento di Walder Frey, la spietatezza di Roose Bolton. Tutto converge in uno degli episodi più memorabili de Il Trono di Spade e della televisione tutta.
La costante, Lost (4×5)
Lost è lo show diventato famoso per la sua trama complessa, immersa nel mistero e negli enigmi. Questi però danno il meglio quando non sono fini a sé stessi ma racchiudono il senso di una microstoria, o un sentimento, o un tema. La costante è l’esempio perfetto, un episodio di viaggi temporali con un obiettivo ben fissato.
Desmond si ritrova intrappolato in una serie di salti temporali avanti ed indietro lungo la sua vita e per uscirne deve trovare la sua “costante”. Conscio che questa non possa essere altri che l’amata Penny, deve riuscire a contattarla fra i viaggi temporali. L’episodio ha il classico fascino di Lost e racconta, se spogliato di misteri e fantascienza, una storia d’amore.
Declino, Breaking Bad (5×14)
Considerata da molti la migliore serie di sempre, Breaking Bad ha tanti episodi da offrire come piccoli capolavori televisivi. Declino è certamente il più imponente, diretto da Rian Johnson e incentrato sulla caduta finale ed irrecuperabile dell’impero di Walter White. Il nostro perde i suoi soldi, la sua famiglia ed il suo socio, rimanendo solo e svuotato di tutto.
Nel tentativo di rimanere aggrappato alla sua vita Walt rapisce la figlia neonata Holly, solo per riconsegnarla poche ore dopo, accorgendosi che ormai nulla sarà come prima (anche la bimba che interpreta Holly fa la sua parte: quando è con Walt e chiama la “mamma” non si riferisce a Skyler, ma alla sua vera mamma!). L’episodio è perfetto e racchiude tutto ciò che Breaking Bad ha sempre voluto raccontare.