The Last Of Us: un epilogo egoista e la luce di un nuovo inizio | Recensione episodio 9
Il finale di questa serie tv è tanto toccante e sorprendete quanto quello del videogioco. I nostri eroi sono pronti per ripartire da zero.
Anna (Ashley Johnson, nota attrice per essere stata scelta come motion capture e voce di Ellie nei due capitoli videoludici di The Last Of Us) è una donna pronta al parto che, però, sta fuggendo da un infetto. La donna si rifugia in una casa abbandonata ma il nemico l’ha raggiunge. Durante la colluttazione, Anna viene morsa e, quando uccide l’infetto, scopre anche di aver partorito sua figlia.
La notte, Marlene e il suo gruppo entra nella casa/rifugio e scopre che Anna, la sua amica da una vita, ha dato alla luce Ellie. Anna chiede a Marlene di prendersi cura di Ellie e l’amica accetta a suo malgrado, costretta anche ad uccidere l’adorata amica. Dopo questo flashback sulla nascita di Ellie, Joel e la ragazza si incamminano verso l’ospedale, obiettivo principe di tutta la loro avventura.
I due raggiungono un vecchio campo abbandonato che era stato adibito dall’esercito come ospedale provvisorio all’inizio della pandemia. Joel ed Ellie si perdono nei discorsi e, abbassando la guardia, commettono un grosso errore. Infatti, alcuni soldati li stordiscono e li portano in un altro posto, separando i nostri due eroi.
L’amara verità sulla cura per il mondo
Al suo risveglio, Joel di ritrova Marlene nella stessa stanza che gli comunica che l’uomo non può vedere la ragazza perché la stanno preparando in sala operatoria per l’imminente operazione. In questo modo Joel viene a scoprire che per creare la cura per l’intera umanità, il cervello di Ellie dovrà essere asportato del tutto. Appresa questa verità indigesta, l’uomo prende la decisione di ribellarsi contro tutto e tutti e di andare a salvare Ellie.
Joel si fa strada per i corridoi dell’ospedale, uccidendo a brucia pelo chiunque gli sbarri la strada. Alla fine, l’uomo riesce a raggiungere la sala operatoria, uccide il chirurgo e minaccia le infermiere di liberare Ellie dai macchinari e di permettergli di portarla via con sé. Joel arriva nel parcheggio, ma c’è un ennesimo ostacolo che lo attende.
La scelta egoista di Joel e la salvezza di Ellie
Marlene riesce a raggiungere Joel e cerca di persuaderlo a lasciarle Ellie, in modo tale che si possa trovare una cura per il resto del mondo. L’uomo non scende a compromessi, uccide la donna, mette in macchina la ragazza e si allontana il più possibile dall’ospedale. Durante il viaggio in auto, Ellie riprende conoscenza e chiede a Joel delle spiegazioni. Quest’ultimo si limita a dare risposte brevi e vaghe, mentendo su quanto era accaduto.
Joel ed Ellie si stanno dirigendo verso il Wyoming, dove Tommy vive nella sua comunità, per ricominciare da zero una vita più o meno normale. Prima di avventurarsi in questa nuova esperienza, però, Ellie chiede a Joel di giurarle di aver detto la verità circa gli avvenimenti dell’ospedale e Joel garantisce di averle detto il vero. Entrambi sanno, in realtà, come sono andate le cose; tuttavia, decidono di guardare al futuro, invece che al passato.
Un finale degno di nota per un capolavoro videoludico e seriale
Questo ultimo episodio di The Last Of Us si è aperto con una sequenza inedita, ovvero la presenza della madre di Ellie e la sua nascita. Questo flashback non è presente nel videogioco, ma forse è stato aggiunto per spiegare come mai Ellie sia immune al virus, visto che sua madre è stata morsa mentre stava partorendo la neonata. Un aggiunta che migliora la trama originale, piuttosto che peggiorarla, quindi non stona con il resto della storia.
Per quanto riguarda il resto della puntata, le scene essenziali e significative sono state tutte rappresentate e la colonna sonora che si sente di sottofondo per tutta la sequenza di Joel all’ospedale che corre per salvare Ellie è semplicemente epica e sensazionale. La musica del gioco ha sempre caratterizzato i momenti clou della storia e nella serie tv sono riusciti a riprodurla in modo eccellente e ad inserirla nelle scene più adatte.
Parallelismi tra serie tv e videogioco
Da appassionata della serie videoludica, soprattutto del primo capitolo, ho avuto un po’ di remore quando ho sentito che avrebbero fatto la serie televisiva basata su The Last Of Us. Ogni volta che i registi decidono di riproporre sul grande schermo videogiochi, anime o libri, quasi sempre non fanno proprio un ottimo lavoro.
Invece, quando ho iniziato questa serie ho immediatamente capito che questa volta le cose sarebbero state fatte nel modo corretto. E così è stato: gli episodi hanno seguito passo dopo passo il videogioco, mettendo in scena le medesime sequenze con le stesse battute recitate dagli attori. Anche le aggiunte, poche ma utili, sono molto pertinenti, perché danno spiegazioni logiche alla storia originale. Non ci resta che attendere la seconda stagione della serie di The Last Of Us.