Con la vittoria di Everything Everywhere All At Once forse gli Oscar sono arrivati nel presente
La pellicola indipendente Everything Everywhere All At Once ha vinto come miglior film, un segnale che forse gli Oscar sono passo con i tempi.
Alla 95esima edizione degli Oscar un film sopra a tutti ha fatto il botto: Everything Everywhere All At Once, la pellicola sul multiverso ha portato a casa le statuette più importanti della cerimonia per un totale di ben 7 premi, tra questi Miglior attrice (Michelle Yeoh), Miglior attore non protagonista (Ke Huy Quan), Miglior attrice non protagonista (Jamie Lee Curtis), Miglior regista (The Daniels), Miglior sceneggiatura originale (The Daniels), Miglior montaggio (Paul Rogers) e Miglior film.
In un certo senso è stato come un cambiamento epocale, indipendentemente da ciò che si può pensare, Everything Everywhere All at Once rappresentava un vero e proprio esperimento di bizzarria audace all’insegna del cinema di genere, ben diverso dalle classiche candidature per il miglior film avvenute in passato, come ad esempio Green Book, oppure dai film artistici di alto livello come Nomadland. La sensazione è stata quella di aver dato quasi tutti i premi al film cult per eccellenza dell’anno, e allo stesso tempo di aver fatto la storia del cinema con due vittorie decisive per attori asiatici.
Questa vittoria quindi riuscirà a dare agli Oscar, ovvero una cerimonia di vecchia data che si porta dietro un retaggio culturale controverso dove non sono mancati pensati cali di ascolti negli anni, produzioni non adeguate e ovviamente i discutibili incidenti in diretta, una ventata di aria fresca riportando l’evento a essere cool?
L’Academy sta davvero cambiando?
La giuria non ha ancora deciso se la nuova ondata di membri dell’Academy, il voto preferenziale per il miglior film, la costante approvazione del cinema di genere e la nuova generazione di registi progressisti cresciuti a base di musica, videogiochi e social media trasformeranno il trionfo dell’EEAAO in un percorso permanente e duraturo, quello che però è successo domenica sera lo ha fatto sembrare possibile, pur non esprimendo alcun giudizio in merito alla qualità o ai meriti dei film, di cui abbiamo abbondantemente parlato in passato considerandolo uno dei migliori usciti nel 2022, resta importante far notare che altre pellicole in corsa come Gli spiriti dell’isola, Tár, The Fabelmans, Elvis e Triangle of Sadness non si sono aggiudicati nemmeno uno straccio di statuetta, nonostante fossero considerati i favoriti per diversi premi.
Inoltre, quelli che erano stati considerati i film più significativi dell’anno, ovvero Top Gun: Maverick e Avatar: La via dell’acqua, ne hanno portato a casa uno ciascuno. A prescindere dai due meritatissimi premi vinti da The Whale, uno per il il Miglior attore a Brendan Fraser, trionfo assoluto e il secondo per il miglior trucco, l’altro film che è riuscito a tener testa a EEAAO è stato Niente di nuovo sul fronte occidentale, un film tedesco che è stato un tentativo – e quasi un ripiego – per Netflix finché non ha cominciato a suscitare interesse agli Oscar grazie al suo adattamento fedele al libro.
Ci si aspettava che Everything Everywhere All At Once avrebbe vinto tutto
Nelle ultime settimane non si stava facendo altro che parlare dei grandi riconoscimenti ricevuti da Everything Everywhere All At Once e questo ovviamente non ha fatto altro che alimentare le possibilità di vederlo davvero trionfare anche alla notte degli Oscar, nonostante avesse alle calcagna alcuni pezzi da novanta come The Fabelmans e Top Gun: Maverick, che hanno fatto parlare di loro per tutto l’anno. Però dopo le prime vittorie di Everything Everywhere All At Once nel corso delle tre ore dell’evento, è sembrato quasi scontato che la serata si sarebbe conclusa con un verdetto quasi telefonato.
Questo esperimento di fantascienza è riuscito a sconfiggere i detrattori che non credevano possibile che l’Academy potesse scegliere un film così strano, ironia della sorte, la vittoria di questa pellicola il cui budget totale probabilmente è pari alle spese giornaliere per la fotografia di Avatar: La via dell’acqua, ha scombussolato quella vecchia istituzione dove a vincere è sempre stata la tradizione, diventando così l’edizione degli Oscar più anticonvenzionale da diverso tempo a questa parte.
Questa vittoria ha cambiato le cose?
Nel giro di pochi giorni scopriremo in che modo questa scelta possa aver avuto un riscontro sugli ascolti e se l’Academy sia riuscita a cambiare rotta, tuttavia in termini di risultati ottenuti e premi vinti, questa edizione è stata sicuramente la più rivoluzionaria da quando Parasite ha vinto l’Oscar per il Miglior film, questa bizzarra pellicola sci-fi che sembrava destinata a non fermarsi, considerando anche i 108 milioni di dollari guadagnati al botteghino mondiale, è stato indiscutibilmente il protagonista della notte hollywoodiana e come sensazione non è stata per niente male.