Maurizio Costanzo stava già per morire tempo fa | Svelato il retroscena da brividi
Dopo la scomparsa di Maurizio Costanzo ecco che vengono svelati dei retroscena sul suo passato e una terribile vicenda che lo ha riguardato.
Il celebre giornalista, conduttore ed autore Maurizio Costanzo è scomparso venerdì 24 febbraio a 84 anni lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo. Nonostante l’età avanzata la sua morte ha letteralmente scioccato tutti poiché nessuno poteva aspettarsi un epilogo così repentino e tragico per alcuni problemi di salute di cui stava soffrendo. La televisione ha fermato la sua programmazione per lasciare spazio al ricordo di Costanzo, grandissima personalità del giornalismo.
C’è stato un tempo, infatti, prima di dedicarsi molto all’intrattenimento più leggero e popolare con la sua casa di produzione la Fascino fondata insieme a sua moglie Maria De Filippo, in cui Maurizio Costanzo si è reso protagonista di un evento a dir poco epocale. Negli anni ’90, infatti, durante la lotta alle mafie quando Cosa Nostra ha dichiarato guerra allo Stato, Costanzo ha dimostrato di ricoprire un ruolo importante nella mediazione con l’informazione.
Maurizio Costanzo, infatti, ha cercato di mettere luce su questioni nebulose attraverso i mezzi di cui era a disposizione: la televisione. Insieme a Michele Santoro ha messo in piedi una sorta di maratona televisiva che trattava in particolar modo della mafia dopo l’omicidio di Libero Grassi. Un’iniziativa che ha coinvolto sorprendentemente le reti pubbliche e private portando molta consapevolezza nel pubblico generalista.
L’attentato a Maurizio Costanzo e Maria De Filippi
Proprio in virtù di questo impegno sempre dimostrato dal conduttore e giornalista che l’attenzione mediatica su Costanzo aumentò mentre si attirava sempre più nemici. Totò Rina fondatore di cosa nostra, infatti, ha organizzato un attentato ai danni di Maurizio Costanzo cercando di ucciderlo per ben due volte.
Un primo tentativo, poi sfumato, è avvenuto nel febbraio 1992 seguito da un altro potenzialmente letale nel 1993. La seconda volta l’attentato ha poi avuto luogo procurando diversi feriti ma Maurizio Costanzo e sua moglie sono rimasti illesi riuscendo a scampare per davvero da una tragedia annunciata. Un’auto rubata e parcheggiata in via Fauro a Roma è saltata in aria dopo essere stata imbottita di esplosivo senza, però, provocare danni al conduttore e alla De Filippi.
La dinamica dei fatti
Secondo la ricostruzione l’auto sarebbe dovuta esplodere proprio nel momento del passaggio in strada della macchina di Maurizio Costanzo atteso come ipotizzato in via Fauro. Salvatore Benigno, il colpevole dell’attentato, ha aspettato a lungo un’Alfa Romeo 164 auto con la quale si pensava viaggiasse Costanzo.
Eppure, così non è stato tanto che Maurizio e Maria sono passati dalla via con una Mercedes blu non blindata stupendo chi aveva organizzato nei minimi dettagli l’agguato. L’autobomba è esplosa comunque troppo tardi rispetto alla presa di coscienza da parte dei mafiosi del cambio vettura. Nell’attentato nonostante 24 feriti tra cui le guardie del corpo Aldo Re e Fabio De Palo non ci sono stati morti e anche la vita di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi è proseguita indisturbata ma sempre all’insegna della ricerca della verità.