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Mare Fuori 3: la libertà si fa spazio nell’IPM di Napoli | Recensione

Carmine Di Salvo e Rosa Ricci

Mare Fuori 3 colpisce nel segno ancora una volta portando nell’IPM di Napoli tre valori: amore, perdono e libertà. 

Amore e libertà

I protagonisti di Mare Fuori 3 sono senza ombra di dubbio Rosa Ricci e Carmine Di Salvo: figli di due famiglie rivali, come Romeo e Giulietta si amano di nascosto. Il loro amore nasce attraverso parole silenziose, sguardi sfuggenti, slanci di violenza che terminano in un attesissimo bacio.  

Rosa Ricci vorrebbe avere la forza di vendicare la morte di suo fratello Ciro, ma più si avvicina a Carmine per puntargli quel coltello più si allontana dall’idea che aveva di se stessa. Non è forte come vorrebbe il padre, non sa vendicare con violenza e non è in grado di governare le sue emozioni.  

Nonostante i tentativi di respingerlo, piano piano si fa strada dentro di lei un sentimento rivolto al secondogenito dei Di Salvo che, dal canto suo, per la prima volta dopo la morte di Nina torna a parlare di “amore” 

Carmine vuole salvare a tutti i costi Rosa dalla famiglia e renderla libera di pensare al di fuori degli schemi che le sono stati imposti. Si ha l’impressione che soffra della sindrome della crocerossina: dopo essere stato impotente di fronte alla traumatica perdita di Nina, è come se sentisse il bisogno di salvare qualcuno a tutti i costi. Prima cercando di convincere i compagni che la vita da criminali è una condanna a morte, poi amando la figlia della famiglia rivale. 

L’amore scorre anche fuori dall’IPM tra Filippo e Nadtiza: lui fuggitivo, lei libera, vivono sulle spiagge di Napoli cercando con fatica di procurarsi un pasto entro fine giornata. I due ricoprono un ruolo marginale in questa stagione di Mare Fuori 3 e si ha la sensazione che siano sempre nel posto sbagliato, quello che li valorizza meno.

Filippo e Naditza

Un buco narrativo sta nella mancanza di interesse delle forze dell’ordine nei confronti di Filippo: è a tutti gli effetti un evaso dal carcere minorile, non si hanno tracce di lui, ma nessuno – a parte il comandante, quasi per sbaglio – si preoccupa di cercarlo.  

Alla fine, faranno la scelta più sincera possibile: regalarsi la propria libertà, quella che reciprocamente continuavano a negarsi. Filippo non avrebbe potuto fare per sempre la vita da latitante e si consegna alla polizia, accettando il trasferimento nella sua città, al carcere Beccaria di Milano.  

La terza stagione segna un capitolo che si chiude con un’immagine che sembra quasi un sogno, o forse un ricordo: quella di lui e Naditza che corrono mano nella mano nella metro di Napoli, inseguendo un’inafferrabile libertà 

Secondo indiscrezioni, sembra che questa sia stata l’ultima stagione di Mare Fuori per Nicolas Maupas, l’attore che veste i panni di Filippo. Con tutta probabilità, quindi, il capitolo tra lui e Nad si conclude su quella scena, che li ritrae in corsa. 

Perdono

Edoardo

Portavoce del valore del perdono è senza dubbio Carmine Di Salvo, che in questa stagione si serve soprattutto di due parole: “Mi dispiace”. La pronuncia spesso, anche in situazioni in cui si fa protagonista la sofferenza dei suoi nemici, come quando muore la spalla di Edoardo e, durante la veglia funebre celebrata in carcere, si avvicina a lui per esternargli il suo sentimento. 

Accade perché Carmine, in realtà, non ha nemici all’IPM: è circondato da amici fidati – come Cardiotrap, O’Chiattill e Pino – e persone che vorrebbe cambiare. 

In qualche modo, la naturale predisposizione di Carmine a perdonare ed essere compassionevole nei confronti dell’altro inizia a farsi spazio nei caratteri più duri da scalfire. Basta pensare che Edoardo nel momento di estremo bisogno cerca rifugio nelle braccia del comandante e per la prima volta lo ringrazia per esserci sempre stato. Un riconoscimento emozionante, che ripaga Massimo di tutti i fallimenti incassati durante gli anni di servizio. 

Storie d’amore al capitolo finale

Un’altra grande costante di questa stagione di Mare Fuori 3 è che la maggior parte delle coppie finiscono per separarsi contro la propria volontà.

Durante le 12 puntate entriamo nella vita di Milos, rimasto nell’ombra per ben due stagioni. I flashback ci raccontano del suo amore sincero per Luna. E proprio quando ci stiamo per affezionare a quella storia, viene dato un taglio netto: lei è costretta a trasferirsi per lavoro e gli scrive una lettera d’addio.  

Accade la stessa cosa con il comandante e la direttrice Paola: dopo aver lottato per liberare il loro amore dal passato, lei viene trasferita in un altro IPM e ricomincia una nuova vita, lontana da Napoli. E così, anche la loro storia finisce in un batter d’occhio.  

Infine, anche Gemma e Cardiotrap e Filippo e Naditza mettono un punto alle loro relazioni. La prima accetta (finalmente) il perdono della sorella e torna a casa a scontare la sua pena, mentre Naditza e Filippo interrompono quel sogno durato, forse, troppo a lungo.

Mare Fuori 3: cosa aspettarsi dalla prossima stagione

Ciro

Nel complesso, la terza stagione di Mare Fuori è stata ricca di colpi di scena, come il suicidio di Viola e il salvataggio improvviso di Futura, figlia di Carmine, avvenuto per mano di Rosa Ricci.

Tutti i personaggi hanno compiuto un’evoluzione: sono maturati e finalmente non hanno più paura di amare, anche a costo di mettere l’altro prima di se stessi. Rimane un punto di domanda sul rapporto tra Kubra e Beppe: dopo la drammatica morte della mamma, l’educatore le rivela di essere il padre. Ma che piega prenderà il loro rapporto nelle prossime stagioni? Kubra sarà davvero disposta a perdonare Beppe per averla tenuta all’oscuro per tutto questo tempo? 

Quello che è certo, è che la quarta stagione di Mare Fuori è già stata confermata e possiamo aspettarci di tutto, persino il ritorno di Ciro. 

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