Un giorno nero per la televisione italiana, a 84 anni si è spento Maurizio Costanzo l’uomo che la televisione l’ha inventata.
Questo sarà un giorno che verrà ricordato nella storia come il momento in cui la televisione italiana ha perso suo padre, il padre di tutte quelle trasmissioni che adesso ci sembrano tanto ovvie e quasi scontate, salotti dove opinionisti si raccontano, parlano, dialogano e spesso litigano, ma che un tempo, prima di Costanzo, non esisteva.
Ed è proprio così che durante il programma condotto da Myrta Merlino quasi tutto il Paese si gela quando la stessa, durante il discorso di Vittorio Sgarzi, interviene in soffondo con queste parole, “Non ci credo…”, la voce spezzata. Chiede a Sgarbi di prestarle attenzione e poi continua, “Vittorio, devo darti una brutta notizia, è morto poco fa a Roma Maurizio Costanzo”.
Dopo un momento di stordimento generale, Sgarbi prende la parola, che che in questi casi fatica ad arrivare alla bocca, e dice, “È terribile. È morto nostro padre. Tuo Padre, mio padre. L’inventore di questa televisione cin tanti ospiti con diverse voci”. Lo sgarbi sempre ‘feroce’ che conosciamo appare in difficoltà prima di riprendere a parlare, forse preso decisamente alla sprovvista aggiunge una frase ‘discutibile, “potevano dare domani la notizia, adesso non puoi più parlare…”. Sicuramente una notizia scioccante e Sgarbi voleva alludere al fatto che dopo una notizia del genere ogni cosa che si dice perde di qualsiasi valore.
Una notizia così è davvero difficile da digerire, soprattutto se, come Vittorio, si è davvero figli artistici di Costanzo, che con il suo Maurizio Costanzo Show lo ha portato sul palco sin dalle sue prime apparizioni, lo ha lasciato essere ‘libero’, come sottolinea la Merlino, Maurizio faceva capitare le cose, metteva insieme i temi e le persone e la televisione è liberà anche (o forse soprattutto) grazie a lui.
Lo stesso Sgarbi ammette che la televisione funziona se capita qualcosa e da Costanzo capitava sempre qualcosa, si chiamano effetti di imprevisto ovvero quello che ha permesso proprio a lui di esistere, perché “Ogni volta dicevo una cosa che non era quella che lui aveva in mente”.
E così è stato per tutti quei personaggi incredibili che da perfetti sconosciuti, una volta saliti sul palco del Parioli a Roma, sono diventati delle vere celebrità sotto l’ala di Maurizio. Solo per citarne alcuni: Lello Arena, Giampiero Mughini, Enrico Brignano, Walter Nudo, Gioele Dix, Enzo Iacchetti, Nik Novecento, Dario Vergassola, Stefano Nosei, Francesco Baccini, Claudio Bisio, Daniele Luttazzi, Alessandro Bergonzoni, Gianni Fantoni, Marco Carena, Dario Bandiera, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis, David Riondino, Platinette, Joe Schittino, Willy Pasini, Afef Jnifen, Giobbe Covatta, Pierluigi Diaco e molti altri.
I figli di Maurizio Costanzo sono quella che è oggi la nostra televisione e il nostro mondo dello spettacolo, non ci sono abbastanza lacrime per piangerlo, ma possiamo continuare a ricordarlo.
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